Ginepro: proprietà, uso, valori nutrizionali

Il ginepro appartiene alla famiglia delle Cupressaceae che comprende specie arboree e arbustive. La pianta del ginepro presenta foglie aghiformi e strutture riproduttive simili a dei frutti carnosi, denominate galbuli.

A seconda del tipo di habitat il ginepro assumerà un portamento strisciante oppure arboreo. a tipologia del ginepro si presenta gimnosperma senza un bisogno costante idrico, motivo per il quale si trova spesso su montagne e luoghi dove l’acqua gelifica sotto le temperature rigide o aride. Le diverse specie di ginepro si dividono in:

  • Ginepro comune (Juniperus communis): conifera comune nei luoghi boschivi e incolti, ad altezze fino ai 2.000 metri. Il ginepro comune si presenta come un arbusto, o un alberello, alto da 1 a 10 metri, con caratteristiche foglie lineari-aghiformi e pungenti.
  • Ginepro sabina (Juniperus sabina): un arbusto cespuglioso alto da 1 a 5 metri, dal colore della corteccia bruno-rossiccia e le foglie squamiformi, talvolta aghiformi o embricate, in color verde cupo.
  • Juniperus rigida: originario del Giappone e della Corea, un alberello sempreverde, alto dai 6 ai 9 metri dalle foglie aghiformi e rigide.
  • Juniperus virginiana: noto anche con il nome di cedro della Virginia, originario dell’America nord-orientale, in grado di raggiugere i 30 metri.

Il ginepro viene comunemente impiegato come rimedio naturale contro la tosse e come digestivo.

 

GINEPRO: PROPRIETA’ BENEFICHE E VALORI NUTRIZIONALI

Ad essere impiegate in cucina sono le bacche di ginepro, di colorazione blu tendente al viola, ricoperte da una sorta di pellicola opaca detta pruina. L’azione del ginepro è stomachica e masticare le bacche migliora i processi della digestione. Il ginepro è anche considerato un antisettico naturale, indicato per le vie urinarie, respiratorie e proprietà antireumatiche.

Non a caso l’olio di ginepro viene comunemente impiegato per i massaggi, aiutando i muscoli contratti a rilassarsi e a tonificare i tessuti connettivi. Nel corso del XIX secolo l’abate  Sebastian Kneipp, di origini tedesche, suggeriva ai malati di avvolgersi all’interno di una coperta riscaldata da una pentola dove si portava ad ebollizione rami di ginepro e bacche, come rimedio contro l’influenza. Il ginepro è particolarmente indicato anche all’interno di una dieta ipocalorica a causa delle sue scarsità di calorie, per 100 grammi di prodotto infatti si contano appena 10 calorie, suddivise nei seguenti nutrienti: resine, pectine, zuccheri invertiti, inosite, olio volatile e gineprina.

La tradizione popolare antica attribuiva al ginepro il potere di allontanare streghe e spiriti maligni, i suoi rami venivano di fatti appesi sulle porte oppure bruciati come incensi per purificare l’aria dalle popolazioni romane. Il legno della pianta veniva invece utilizzato per realizzare utensili da cucina, ad esempio il mestolo con il quale sii girava la polenta, mentre in Giappone vengono utilizzati per la realizzazione dei Bonsai.

 

GINEPRO: UTILIZZO IN CUCINA

Il ginepro era particolarmente utilizzato nell’antichità, amato soprattutto dai romani, come sostituto del pepe. Il sapore delle bacche del ginepro è acidulo e si adatta particolarmente agli alimenti quali cacciagione, crauti e pesce al cartoccio. Il ginepro viene anche utilizzato all’interno degli alcolici, tramite la fermentazione del succo delle bacche.