Dieta Metabolica del Dottor Mauro Di Pasquale, Alimentazione per Tonificare il Corpo

Siamo oramai in estate inoltrata ed è tempo di sfoggiare la nostra silhouette ed un tono muscolare invidiabile sulle spiagge. La cosiddetta “prova costume” ci aspetta tutti e allora perché non provare la dieta metabolica del Dottor Mauro Di Pasquale?

Il Medico canadese ha ottenuto anche una laurea in scienza biologiche e descritto in un libro questa dieta: il luminare promette che, seguendo poche semplici regole, un soggetto possa perdere peso e tonificare il corpo ed i tessuti muscolari, molto soggetti a deperimento.

Si tratta di un regime di natura iperproteica e iperlipidica, ossia ricco di proteine e di grassi, mentre i carboidrati sono ridotti. A differenza di altre diete simili, il Dottor Di Pasquale non dà indicazioni specifiche sulla grammatura dei carboidrati da assumere quotidianamente, ma lascia margine discrezionale: l’approccio non è passivo, ma il soggetto deve attivamente autoregolarsi senza rischiare cali di energia necessaria alla vita di tutti i giorni.

Il regime si divide in due parti:

  • Prova. 12 giorni dove via via si aumenta l’apporto di lipidi e proteine assunte giornalmente per consentire all’organismo di adattarsi a questo nuovo regime e bruciare i grassi invece che i carboidrati. Durante questa fase, occorre assumere meno di 30 grammi di carboidrati al giorno e suddividere le altre componenti alimentari in grassi (50% circa) e proteine (30-40%).
  • Dieta Metabolica. Non ha limiti temporali, ma dovrebbe perdurare nel tempo. E’ composta da 5 giorni a scelta della settimana per scaricare i carboidrati (poco apporto) e 2 giorni di ricarica con un apporto anche vicino al 55% dell’intera alimentazione quotidiana. Lo schema si basa sull’assunto per il quale in questi due giorni particolari, i muscoli acquisiscono volume perché si riempiono di glicogeno, in ragione di una risposta insulina migliore.

Il Dottor Di Pasquale assicura chi segue la sua dieta che alcuni aumenti di peso sono legati al fenomeno della ritenzione idrica, a causa dei zuccheri assunti (ossia i carboidrati). I carboidrati incidono nella fisiologia del corpo e nella fenomenologia di questo effetto perché per ogni grammo assunto ne inglobiamo 3 di acqua. Se dovessimo accumulare troppo grasso nei due giorni di “ricarica”, possiamo anche diminuire il periodo da 48 ore anche sotto le 12.

Questa dieta va affrontata solo dopo averne parlato con il proprio medico curante ed essersi sottoposti ad analisi del sangue tese a valutare la glicemia a digiuno, il colesterolo, la funzionalità tiroidea (TSH, FT3, FT4), del fegato e del potassio ematico. Tutti parametri funzionali ed idonei a stabilire la praticabilità della dieta metabolica perché il metabolismo e l’apparato endocrino è fortemente influenzato, il fulcro della dieta stessa.