La Verza fa Ingrassare o fa Dimagrire? Dieta, Benefici e Controindicazioni

La verza, altresì detta cavolo verza, è senz’altro una di quelle verdure rare anche perché localizzata geograficamente in una zona molto limitata del settentrione italiano. Le proprietà alimentari di questo ortaggio sono infatti note sin dai tempi antichi, quelli nei quali la dinastia dei Savoia regnava sulle zone che ora corrispondono alle regioni nordiche della nostra amata penisola.

La verza è infatti una varietà di cavolo conosciuta con il nome scientifico di Brassica Oleracea Sabauda. Dal sapore inconfondibile e la forma solitamente tondeggiante con le foglie racchiuse, questa verdura appartiene alla famiglia delle crucifere e, come abbiamo anticipato, il suo consumo dona parecchi benefici sia a livello nutritivo vero e proprio, ma anche come prevenzione nei confronti di tumori e invecchiamento.

La verza, così come altre verdure dalla foglia larga, ha una particolare colorazione verde ed una forma tipica anche perché è ricca di acqua e potassio: indi per cui mangiare verza è particolarmente indicato per una persona che ha bisogno di liquidi e si può facilmente utilizzare la verdura per produrre centrifugati, anche mixati.

Oltre a questo, la verza ha molte fibre e, come ben sappiamo, l’assunzione di fibre riduce il gonfiore addominale causato da un eventuale stipsi e stimola la corretta peristalsi intestinale ed un’attività ottimale di tutto l’apparato digerente. Risultato: una splendida pancia piatta senza l’inestetismo di quel gonfiore che tanto cagiona danni alle curve.

 

Verdura Antitumorale

Mangiare la verza non fa solamente bene alla fisiologia basale del nostro corpo, ma questa fantastica verdura è ricca di elementi antiossidanti la cui alta concentrazione svolge un ruolo inibitore di tutti quei fenomeni chimico-organici che inducono all’invecchiamento e possono cagionare potenziali lesioni tumorali.

Il Cavolo verza, infatti, è ricco di:

  • Vitamina C (Acido Ascorbico).
  • Betacarotene.
  • Luteina.
  • S-metimletionina. Protegge la mucosa gastrica dello stomaco.
  • Isotiocianati. Sostanze tipiche delle verdure crucifere che combattono la stanchezza fisica e svolgono un ruolo attivo nella prevenzione dei tumori.

 

Dieta

Per riuscire ad assimilare tutte le meravigliose proprietà della verza, bisogna assolutamente sforzarsi di consumare questa crucifera possibilmente cruda, ma se proprio il sapore non ci aggrada possiamo anche cuocerla tranquillamente perdendo però in parte alcuni benefici a causa della termolabilità.

La verza è spesso utilizzata nelle minestre insieme ad altre verdure, ma anche in preparati tipici come gli involtini di verza con i quali ci si può letteralmente sbizzarrire tra le varie ricette presenti sia sul web, sia sui ricettari.

Una delle zuppe più note in cui ritroviamo la verza è senz’altro il mix vincente con le patate ed esistono preparati a mo’ di contorno utilizzando i medesimi ingredienti. Un piatto molto gustoso è il risotto alla verza, adatto anche ai vegetariani incalliti, gustoso ed idoneo ad essere consumato nella stagione fredda.

 

Controindicazioni

Note le moltissime proprietà, il gusto e gli infiniti preparati con i quali è possibile utilizzare la verza, esiste anche un’altra faccia della medaglia. Alcune persone non possono mangiare questa verdura o possono farlo, ma con moderazione e parlandone prima con un medico specialista.

Esistono alcune controindicazioni all’assunzione del cavolo verza proprio a causa dei tanti elementi nutritivi presenti, alcuni dei quali possono causare danni alla salute anche gravi se sottovalutiamo il problema.

Mangiare la verza non è indicato per chi soffre di colon irritabile o di ipotiroidismo perché sono note le correlazioni intestinali e possibili implicazioni sul sistema endocrino, al quale la ghiandola tiroide è connessa.

Il pericolo maggiore, però, è un altro. La verza contiene altre concentrazioni di Vitamina K (Naftochinone): proprio per questo mangiare questa verdura è assolutamente controindicato se non tassativamente vietato se il soggetto sta assumendo farmaci anticoagulanti. In tal caso è sempre meglio rivolgersi preventivamente allo specialista, magari il proprio medico di base, chiedendo consigli al riguardo. Prevenire è meglio che curare, anche nell’alimentazione.