Tallonite: Sintomi, Cause Cure e Rimedi per Talalgia e Dolore al Piede

La Tallonite, altresì chiamata in gergo tecnico talalgia, è un dolore alla parte posteriore del piede (retropiede) dovuto all’infiammazione della zona che chiamiamo appunto tallone. Le cause scatenanti di una tallonite sono molteplici e non si tratta di una problematica appannaggio solamente di quelle persone che praticano sport o sforzano il piede traumatizzandolo con carichi eccessivi, ma è un problema relativamente comune con cui, prima o poi, potremmo avere a che fare.

Sintomi e Cause

L’infiammazione del tallone può essere conseguenza di diverse problematiche, da quelle neurologiche, metaboliche e perfino congenite, ossia legate ad una predisposizione e propensione genetica, oltre che comportamentali.

Proprio quest’ultimo punto è fondamentale: molto spesso l’utilizzo da parte delle donne di tacchi troppo alti o troppo bassi, comunque scomodi e tendenti a sforzare quella zona plantare, è tra le cause più comuni che innescano questo dolore, di origine meccanica e traumatica. Non la sola comunque.

A prescindere dal dolore, che può essere univoco e localizzato nella zona del tallone a cause di un’infiammazione, non ne esiste un solo tipo, ma ce ne sono varie con diverse cause scatenanti, tra le quali:

  • Borsite. Si tratta di un’infiammazione (notare il suffisso -ite tipico di ogni stato infiammatorio inerente i diversi tessuti nel gergo medico) che colpisce le borse sierose retro-calcaneari, ossia capsule riempite di siero (come i cuscinetti) e responsabili del buon scorrimento delle strutture tendinee periferiche.
  • Tendinopatia inserzionale. Quest’infiammazione è invece correlata direttamente ad attività sportive come corsa, calcio et similia, ovvero tutte quelle nelle quali la zona del calcagno è fortemente sollecitata e portata ad un lavoro addizionale. La qual cosa può sfociare nella patologia descritta e riportare una tallonite come conseguenza diretta.
  • Fascite plantare. Quest’infiammazione riguarda e colpisce i muscoli inseriti nella pianta del piede proprio a causa di comportamenti scorretti reiterati nel corso del tempo, calzature sbagliate o non idonee e deambulazione non congrua. Una sollecitazione prolungata su una determinata zona e non ottimale su tutta la pianta può provocare la fascite e di conseguenza la tallonite.
  • Frattura da stress. Il dolore al tallone può anche essere causato da un trauma o microtrauma osseo che tende a ripetersi più e più volte infiammando la zona del piede.
  • Malattie Dismetaboliche. Alcune patologie sistemiche che creano disfunzioni al nostro metabolismo, come ad esempio la gotta, possono incidere anche nella formazione di stati infiammatori e determinare così una possibile tallonite. La gotta, in particolare, ha come conseguenza l’incremento dell’acido urico e questo, cumulandosi e depositandosi lungo le giunture e le articolazioni, ingenera dei critalli che infiammano le stesse e provocano dolore acuto.
  • Sperone Calcaneare. Molti ne hanno sentito sicuramente parlare ed il suo nome è distinguibile e distintivo perché ricorda le mitiche calzature dei film western, oltre a determinare una crescita abnorme di un osso, nel particolar caso, il calcagno. Questa crescita anormale sfocia in un’infiammazione della zona del tallone con conseguente tallonite provocata.

Se la persona che soffre di dolori al tallone ha più di 40 anni ed è in sovrappeso, questi sono fattori di rischio molto importanti e assai correlati allo sviluppo della patologia, così come micro-traumi da lavoro o da sport: se sollecitato eccessivamente ed in modo continuo, il calcagno tende ad infiammarsi come altri tessuti del nostro corpo in risposta all’azione meccanica insistente.

I sintomi di una tallonite sono facilmente riconducibili all’infiammazione stessa che li ha determinati. Generalmente sentiremo un dolore alla parte posteriore del piede, un dolore con il quale sarà difficile convivere e finanche deambulare, se lasceremo che si aggravi. Nel caso occorre rivolgersi ad un medico prima possibile, il quale, dopo aver prescritto gli esami diagnostici idonei, emetterà una diagnosi di tallodinia o talalgia (come è chiamata questa situazione) e ci indicherà le giuste cure.

 

Cure e Rimedi

Se reputiamo di avere tallonite, molto probabilmente avremo o comportamenti scorretti, oppure predisposizioni genetiche ovvero problematiche metaboliche ed altre patologie che causano il problema e che non siamo riusciti a risolvere.

Nel caso di comportamenti e posture scorrette, esistono dei precisi esami specialistici che consentono ai dottori di stabilire il modo in cui deambuliamo e come appoggiamo il piede, nonché le zone più sollecitate, in modo tale da correggere eventuali problematiche inerenti la nostra camminata.

Se facciamo sport, ma anche in tutti gli altri casi, è altamente consigliato l’utilizzo di idonee solette speciali che prevengono o curano l’insorgenza di queste infiammazioni: solette che si possono trovare in qualunque farmacia e potrebbero davvero fare al caso nostro.

Come tutte le infiammazioni, anche la tallonite non fa eccezione e non si può sperare che curando i sintomi con un buon antinfiammatorio, poi il problema sparisca perché non è così e probabilmente tornerà a ripetersi se non risolviamo la causa all’origine della situazione dolorosa.

Spesso basterà solamente seguire una cura molto facile, soprattutto nei casi di cause comportamentali errate o risolvibili: due settimane di riposo utilizzando una talloniera. Questo basterà a guarire nella maggior parte dei casi.

Oltre al riposo, potremo anche farci aiutare o chiedere consigli ad una persona competente per fare esercizi di stretching migliorando la flessibilità e la fluidità di tessuti magari non proprio flessibili (causa sedentarietà, ad esempio) e così riuscire a risolvere la problematica o almeno favorire la guarigione.

Se, invece, il problema dovesse non passare, allora necessariamente dovremo ricorrere ad un consulto specialistico. Come anticipato, il medico specialista dovrà necessariamente valutare la situazione utilizzando esami specifici come:

  • Radiografie.
  • Ecografie.
  • Risonanza Magnetica Nucleare.

Grazie a questi esami lo specialista riuscirà ad individuare probabilmente la causa all’origine dell’infiammazione e del dolore, nonché la prognosi e la terapia migliore.

Una volta trovata la causa, starà al medico stabilire il piano terapeutico più efficace insieme e di comune accordo con il paziente, tra quelli previsti dai protocolli di diverso tipo ed in modo coerente con l’origine della tallonite:

  • Fisioterapia.
  • Mesoterapia (Tecnica di somministrazione dei farmaci via intradermica superficiale e via intraepidermica).
  • Infiltrazioni.
  • Neuralterapia (se la causa originaria è un problema a carico dei nervi periferici che si infiammano).
  • Omotossicologia (medicina alternativa basata sui principi dell’omeoterapia).
  • Fitoterapia (basata sull’utilizzo di principi naturali).
  • Chirurgia. Nei casi più gravi di borsite, fascite plantare e in quelli dello sperone (se il protocollo ad ultrasuoni ed altri non bastassero a disintegrare l’escrescenza ossea) occorre ricorrere al bisturi o comunque alle mani sapienti del chirurgo.