Rimedi Stitichezza Neonato, cosa fare per risolvere il problema

In seguito alla nascita di un figlio, e al conseguente stato di gioia, insorgono anche le prime preoccupazioni correlate a tutta una serie di disturbi che potrebbero insorgere, fra queste la stitichezza del neonato. Durante i primi periodi della sua vita il bambino non è in grado di parlare, tanto meno di poter esprimere il suo malessere.

In una prima fase i neonati tendono a defecare con assidua frequenza, detta fase del meconio, in risposta sia al latte materno che a quello artificiale. Le feci appariranno generalmente morbide e di un colore tendente al giallo senape.

Successivamente la fase del meconio tenderà a diminuire, sfociando in alcuni casi particolari nel disturbo della stitichezza.

Come Capire se il Neonato soffre di Stitichezza

Come riconoscere se il proprio neonato soffre di stitichezza? Durante le prime settimane di vita non potrebbe significare un problema un’irregolarità dello scaricamento delle feci. Potrebbero trascorrere un paio di giorni in assenza di feci, con uno stato di irritazione e agitazione nel neonato, riconoscibile dal colorito del volto arrossato, affaticato per lo sforzo.

Una stitichezza si potrà riconoscere anche dallo stato delle feci, soprattutto dalla presenza di scorie dure e a pallini, continui pianti e irritabilità del neonato.

Le cause della stitichezza potrebbero essere:

  • Insufficiente diluzione del latte artificiale.
  • Dischezia (una struttura dello sfintere anale ancora non completamente formata).
  • Patologie congenite.
  • Stress.
  • Timore nel defecare.

La corretta diagnosi andrà stabilita dal pediatra, al fine di intervenire nel modo più adatto, evitando di farsi sopraffare dallo stress.

Rimedi

In attesa dello svezzamento, nel quale il bambino potrà assumere la frutta e regolarizzare il suo intestino, potranno essere adottati alcuni metodi, sotto consiglio del proprio medico pediatra.

  • Sondini in silicone per la stimolazione del retto: comunemente acquistabili in farmacia i sondini aiutano la stimolazione anale, lubrificando la punta con dell’olio di mandorle oppure miele.
  • Dieta alimentare durante l’allattamento: in presenza di latte materno si potranno introdurre nella dieta della madre un maggiore apporto di fibre e liquidi come frutta. In presenza di latte artificiale si dovranno seguire i consigli del pediatra, optando per una composizione differente o per l’aggiunta di camomilla.
  • Integratori alimentari naturali: generalmente a base di fibre e principi attivi naturali per favorire la formazione e il passaggio delle feci. Anche in tal caso sarà fondamentale il parere del medico pediatra.
  • Massaggi rilassanti: stimolare il neonato con dei massaggi rilassanti può aiutare i processi intestinali e dello sfintere, servendosi anche di un olio come quello alle mandorle. Importante sarà posizionare il neonato in posizione supina per qualche minuto al giorno, servendosi di protezioni come i cuscini per non farlo cadere in avanti o di lato. I massaggi, definiti anche massaggi infantili, dovranno essere delicati. Nella tradizione indiana si crede che questa tipologia di massaggi aiutino il neonato a crescere in salute, aumentando il contatto con la madre interrotto a seguito del taglio del cordone ombelicale. Questa tecnica migliorerà anche il sonno del neonato, conciliando un maggiore senso di rilassatezza e benessere.