Raffreddore e rinite: come usare gli spray nasali

Il comune raffreddore viene generalmente chiamato anche rinite, considerato un classico malanno di stagione in concomitanza con l’arrivo delle stagioni autunnali e invernali, seppur non si possa escludere un suo contagio anche durante il corso del periodo primaverile ed estivo.

Il raffreddore tende a presentarsi sotto un’incidenza maggiore soprattutto in inverno a causa dell’abbassamento delle temperature unito ali spazi chiusi affollati dove i virus tendono a viaggiare e a diffondersi più velocemente rispetto al normale. Il raffreddore consiste in un’infiammazione acuta di origine virale in grado di colpire le vie respiratorie quali naso e gola.

Lo stato di raffreddamento e congestione può perdurare per alcuni giorni fino allo trascorrere di diverse settimane a seconda dei casi e dei trattamenti assunti a contrasto, colpendo ogni anno milioni di persone. Il raffreddore si manifesta sotto un corredo sintomatico integrante una congestione nasale, con conseguente naso tappato o naso che cola, starnuti, mal di gola o bruciore di gola, tosse, malessere generale e spossatezza, mal di testa e sinusite.

Attraverso questo nuovo articolo ci occuperemo di approfondire tutte le caratteristiche sintomatiche date dal raffreddore e dall’utilizzo degli spray nasali, ampiamente sfruttati in caso di naso chiuso in particolar modo durante il corso del periodo notturno, soffermandoci sulla guida corretta ai dosaggi e sulle eventuali controindicazioni.

Raffreddore e rinite, guida all’utilizzo degli spray nasali: tutto quello che occorre sapere

In presenza di raffreddore e naso chiuso la maggior parte dei soggetti ricorrere al vasto impiego degli spray nasali, disponibili sul commercio come farmaci da banco, sotto diverse formulazioni e marche. I classici spray nasali vengono consigliati dagli esperti per un periodo non eccedente i 3-4 giorni consecutivi, sotto la posologia di utilizzo pari ad un paio di nebulizzazioni per narice ogni 8 ore di tempo, in preferenza la sera al fine di favorire il riposo notturno.

I diversi prodotti immessi sul mercato per liberare le vie nasali vengono utilizzati sotto sovradosaggi controindicati per la salute dell’organismo, in quanto la loro stessa formulazione si dimostra in grado di agire direttamente  sui tessuti spugnosi dei turbinati nasali contraendosi soltanto per un periodo limitato di tempo. Gli spray nasali utilizzati in eccesso si dimostrano in grado di gonfiare i tessuti nasali provocando una cronicità del disturbo nel corso del lungo periodo, spingendo i soggetti ad incrementare lo stato delle dosi.

Un impiego scorretto di tali prodotti può inoltre provocare malattie da raffreddamento e incrementare lo stato della sinusite, dimostrandosi del tutto sconsigliati a donne in stato di gravidanza e allattamento, nonché nei bambini al di sotto dei 12 anni, mentre i soggetti ipertesi e cardiopatici dovranno richiedere espresso parere del proprio medico curante.

Anche gli spray nasali naturali, acquistabili presso qualsiasi erboristeria, dovranno essere assunti sotto dosaggi corretti, preferendo optare per una terapia a base di aerosol in caso di persistenza dei sintomi nel medio-lungo periodo. Il muco sospinto verso l’alto risulta inoltre in grado di peggiorare lo stato del raffreddore, liberando le vie nasali soltanto temporaneamente senza una reale efficacia.  Stessa accortezza di utilizzo anche per le versioni spray nasali marine.