Parodontite: quali problemi può portare se non curata

Parlare di igiene orale significa fare riferimento ad un’assoluta prerogativa per moltissime persone. Avere cura dei denti significa non soltanto guadagnarne in autostima, potendo sfoggiare un sorriso smagliante giorno per giorno, affrontando al meglio le difficoltà e le sfide del quotidiano, ma anche salvaguardare la propria salute, non soltanto per quanto concerne il cavo orale. Quest’ultimo rappresenta un apparato decisamente complesso del nostro corpo, da curare al meglio per evitare la comparsa di placca e tartaro tra denti e gengive.

In questi casi, infatti, si può arrivare alla comparsa di vere e proprie patologie come la piorrea, caratterizzata dal gonfiore e dal sanguinamento delle gengive, oltre che dall’alito cattivo e dalla mobilità dei denti. Dal momento che la parodontite può degenerare in altre situazioni invasive e poco salutari è caldamente consigliato curarla non appena se ne avvertono i sintomi. Al giorno d’oggi esistono diversi trattamenti indolore e se si desidera optare per quelli più avanzati suggeriamo di leggere l’approfondimento di EDN sulla terapia laser per la parodontite in modo da avere una panoramica del processo curativo e dei relativi prezzi.

Quando si parla di parodontite si fa riferimento ad uno stadio infettivo del tessuto parodontale, ossia quello che circonda i denti. È una condizione più grave della semplice gengivite, tenendo conto del fatto che alcune malattie e disturbi metabolici predispongano, inoltre, alla parodontite. Questa patologia ha modo di progredire rapidamente e può colpire a tutte le età, anche nei bambini piccoli. La parodontite rappresenta una delle cause maggiori di perdita dei denti negli adulti e negli anziani. Scopriamo, quindi, in questo approfondimento cosa serve sapere sui sintomi e sulle cause della parodontite.

Parodontite: ecco quali sono le cause

Nella stragrande maggioranza dei casi, come già precedentemente accennato, quando si parla di parodontiti si fa riferimento ad un’infiammazione delle gengive, oltre che ad un accumulo prolungato della placca. Le sacche che vanno a formarsi a causa di quest’ultima fra i denti e le gengive si estendono verso il basso, raggiungendo la radice del dente e l’osso sottostante. Le persone con sistema immunitario suscettibile alla parodontite possono, a causa di queste ultime, riscontrare le problematiche derivanti dalla patologia che viene, fondamentalmente, scatenata dalla crescita aggressiva di batteri.

La parodontite comporta un’infiammazione cronica in grado di danneggiare il tessuto e l’osso che mantiene i denti in sede. L’avanzamento della malattia può condurre alla mobilità dei denti, alla recessione delle gengive e a diverse problematiche non soltanto relative al cavo orale. Questo è il motivo principale per cui occorre trattare la parodontite con tempestività e consapevolezza, facendosi assistere da un odontoiatra.

Quali sono i sintomi della parodontite?

Come abbiamo avuto modo di vedere nel paragrafo precedente, la parodontite non va assolutamente trascurata, visto anche il suo modo repentino di peggiorare. In presenza di infiammazione delle gengive, quindi, è importantissimo rivolgersi quanto prima ad un dentista, in modo tale da poter ottenere una diagnosi concreta a fronte di un esame accurato dei denti. Nei casi più gravi, la parodontite diventa irreversibile, ma se colta in tempo, è possibile agire su di essa con terapie e trattamenti dedicati.

La parodontite porta diversi sintomi con sé. Per questo, sebbene non sia semplicemente diagnosticabile dal principio, è possibile cogliere i campanelli d’allarme necessari per spingervi ad andare dal dentista. I sintomi iniziali sono dolore, gonfiore, sanguinamento, arrossamento delle gengive ed alitosi. La riduzione delle ossa, poi, porta alla mobilità dei denti e al cambiamento della loro posizione, rendendo difficile anche masticare. La parodontite porta i denti frontali ad inclinarsi di frequente verso l’esterno e può arrecare infezioni all’organismo esterne al cavo orale.