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Maltodestrine: a cosa servono? Quando assumerle ed effetti collaterali

Abbiamo spesso sentito parlare delle maltodestrine e delle diatribe sorte in merito al loro utilizzo, ma di che cosa si tratta realmente? Fanno bene o fanno male all’organismo umano?

Le maltodestrine sono carboidrati idrosolubili, più specificatamente derivati dal processo di idrolisi degli amidi, modificate tramite processo industriale. Le maltodestrine ottenute dai processi di lavorazione industriale risultano solubili in acqua e di facile digestione, con un sapore in bocca più gradevole rispetto ai normali carboidrati.

L’apporto di energia fornito dalle maltodestrine, ad esempio nel vivo di una gara sportiva, rimane costante mantenendo pressoché invariati i livelli di glicemia nel sangue. Tra i vantaggi delle maltodestrine, rispetto ai comuni carboidrati, si trovano:

  • Solubili in acqua
  • Sapore definito neutro
  • Livelli bassi di sale
  • Assimilabili anche in presenza di deficit enzimatico
  • Minor pressione osmotica rispetto ai carboidrati semplici
  • Diminuiscono l’insorgenza dei crampi muscolari
  • Aumento della velocità dello svuotamento gastrico
  • Prevengono nausea e vomito

Un corretto dosaggio di assunzione di maltodestrine dipende dalla tipologia di attività sportiva pratica e dalla durata della sua esecuzione, mantenendo i livelli di energia costanti per l’intero periodo della prestazione necessaria.

 

DOSAGGI DELLE MALTODESTRINE

Come abbiamo affermato in precedenza l’utilizzo delle maltodestrine si rivolge soprattutto agli sportivi che necessitano di mantenere costanti i livelli di energia durante la performance atletica. L’assorbimento delle maltodestrine deve essere aggiunto all’acqua moderatamente refrigerata, a circa una temperatura massima di 10 gradi, in percentuale dal 6-10% per litro.

La bevanda dovrà inoltre essere sorseggiata piuttosto che assunta in un’unica volta. Assunte al termine della competizione sportiva favoriscono un riequilibrio delle scorte energetiche, mentre l’assunzione precedente alla gara favorisce la saturazione delle scorte di glicogeno epatiche e muscolari che potrebbe però causare un aumento eccessivo del peso corporeo e squilibri gastrointestinali.

I carboidrati, anche nel caso delle maltodestrine, assunti in eccesso favoriscono l’aumento di peso e l’accumulo del tessuto adiposo, uno dei motivi per cui le maltodestrine presenti all’interno di alcune preparazioni alimentari suscita spesso una generale diatriba. In commercio si possono reperire maltodestrine con aggiunta di sali minerali e vitamine, particolarmente indicate per la pratica sportiva durante la stagione calda.

 

MALTODESTRINE: EFFETTI COLLATERALI

Le maltodestrine fanno bene o fanno male? Le maltodestrine sono generalmente sconsigliate in presenza di patologie epatiche, renali durante la fase dello sviluppo e in stato di gravidanza e allattamento, allo stesso modo ai soggetti che soffrono di celiachia e intolleranza al glutine. Solitamente però, le maltodestrine ottenute dal grano, riportano la dicitura in etichetta.

Gli effetti collaterali delle maltodestrine portano a nausea, problemi gastrointestinali e disturbi epatici in rari casistiche. L’aumento di peso sotto assunzione delle maltodestrine dovrebbe superare la dose precedentemente citata, legata alla consigliata assunzione durante l’attività fisica.

Le diverse diatribe nate attorno alle maltodestrine tuttavia evidenziano la possibilità delle stesse di derivare da prodotti di lavorazione OGM. Le maltodestrine possono condurre anche ad una resistenza da insulina e diabete mellito, sfociando in una iperglicemia. Prima di utilizzare le maltodestrine è preferibile rivolgersi al parere del proprio medico.