Linfonodi del Collo Ingrossati e Gonfi: Cause e Cure

Il sistema linfatico del corpo umano, costituito dai linfonodi tra le altre ghiandole, è di certo uno degli apparati meno conosciuti circa il suo funzionamento per quanto concerne il sapere delle persone che non hanno di certo una preparazione medico-scientifica.

Così come il sistema cardio-circolatorio, anche la circolazione linfatica è fondamentale per la nostra stessa vita. Se siamo in salute, il sistema linfatico sarà in salute mentre spesso se abbiamo qualcosa che non va, ad esempio un’infezione, il medico per effettuare la diagnosi cercherà appunto i linfonodi sentendoli al tatto e palpandone consistenza e morfologia proprio per riuscire a capire cosa sta accadendo al nostro corpo.

Solitamente se abbiamo un’infezione alla gola, un’infiammazione che caratterizza i tipici sintomi del mal di gola o un’influenza come un raffreddore, il medico curante, durante la visita di routine, ci farà sollevare la testa e cercherà i linfonodi presenti sul collo per comprovare il fatto che siano gonfi o ingrossati. Il tutto a buona riuscita di una diagnosi corretta.

 

Cosa Sono i Linfonodi

I linfonodi, anche chiamati dalla vulgata ghiandole, sono organi di forma ovoidale presenti e localizzati in tutto il corpo: insieme, circa 600, formano il sistema cosiddetto linfatico. All’interno dei linfonodi, così come nelle arterie e nelle vene troviamo il plasma, c’è una sostanza chiamata linfa: sostanza che è fondamentale per la nostra stessa vita.

La linfa, infatti, serve a filtrare le sostanze nocive e gli agenti patogeni che attaccano il nostro corpo, come ad esempio i batteri. Ovviamente nel caso di un’infezione batterica, i linfonodi tendono a riempirsi sempre più proprio per coadiuvare l’azione di una particolare tipologia di globuli bianchi: i linfociti. I linfociti sono in grado di generare gli anticorpi e proprio a causa di questa loro particolare natura e specificità, sono l’avanguardia e la principale difesa del sistema immunitario.

In sintesi, dunque, i linfonodi filtrano il sangue e ne catturano le sostanze che possono creare nocumento al nostro corpo localizzandole in questi ovuli: i linfociti riescono così ad attaccare gli organismi patogeni sviluppando contestualmente anticorpi adatti allo scopo.

Linfonodi sul collo ingrossati o gonfi, quindi, possono rappresentare un sintomo tipico di uno stato influenzale, ma possono anche accendere un campanello d’allarme per patologie ancor più gravi, visto il loro ruolo fondamentale nella difesa dell’organismo. In caso di linfonodi del collo ingrossati è sempre bene consigliarsi con il proprio medico curante.

 

Cause e Diagnosi

La prima cosa da sapere riguardo la possibilità di avere i linfonodi del collo ingrossati è una sola: non preoccupatevi. Il fatto che si gonfino è un’aspetto fisiologico normale perché spesso la cosa è associata anche ad un banale raffreddore ovvero a sintomi influenzali, oppure anche ad un’infiammazione gengivale. Tutte patologie ormai curabili con i farmaci ovvero utilizzando rimedi naturali od omeopatici.

Dopo aver fatto questa doverosa premessa, non bisogna neppure trascurarsi troppo perché i linfonodi ingrossati sono a volte un sintomo associabile a patologie molto complesse e da attenzionare con grande accortezza. A volte i linfonodi gonfi sono un sintomo associabile ad un quadro clinico (insieme ovviamente ad altri) che distingue malattie gravi:

  • Tumori, ad esempio il linfoma di Hodgkin.
  • Malattie e infezioni virali (rosolia, etc.).
  • Sindrome da ImmunoDeficienza Acquisita (AIDS).

Qualsiasi medico può appurare, attraverso un esame tattile palpando con forza, disfunzioni ed ingrossamenti a livello linfonodico producendo una prima diagnosi al riguardo basata su tre fattori chiave:

  • Stato di avanzamento della patologia (considerando il livello di ingrossamento rispetto allo standard).
  • Età del paziente. Nel caso di ragazzi con meno di 30 anni i linfonodi ingrossati si presentano molto spesso, nell’80% dei casi. Con l’aumentare dell’età la percentuale scende.
  • Sintomatologia. Il diagnosta cercherà di comprendere e capire le cause correlata all’ingrossamento dei linfonodi prima di tutto ricercando altri sintomi che riconducano ad un’infezione batteria o virale. Questo discernimento può fare la differenza: se c’è un’infezione probabilmente l’ingrossamento è di natura benigna e passerà con il passare della patologia causale, ma se non si capisce la causa e non si ha una diagnosi certa, allora l’ingrossamento potrebbe anche avere natura maligna.

Solitamente il medico potrà anche consigliare e prescriverci analisi ulteriori per scrupolo o per indagare a fondo la problematica, soprattutto nel caso non sia chiaro il nesso causale. Solitamente si procede ad analisi dei parametri del sangue mediante un semplice prelievo, ovvero si può procedere con esami ecografici alla tiroide, la ghiandola del sistema endocrino presente nel collo a forma di farfalla, ovvero un’endoscopia.

 

Terapia e Cura

Per curare i linfonodi ingrossati non esiste di certo una cura unica o una terapia mirata anche perché, come avrete senz’altro intuito, possono essere molte le cause scatenanti e totalmente diverse tra loro, seppur sempre legate ad un fenomeno di iperstimolazione del sistema immunitario e delle difese del nostro corpo.

Se la causa dei linfonodi gonfi è un’infezione batterica, occorrerà procedere ad una cura antibiotica, mentre in caso di influenza virale, ad esempio quella che sta colpendo moltissimi italiani durante questa stagione fredda, basterà utilizzare degli antidolorifici, degli analgesici o un antipiretico in caso di febbre, come ad esempio il paracetamolo.

Dulcis in fundo, potremo anche adoperare l’aerosol e nebulizzare i principi attivi che ci occorrono. Il tutto sempre previa prescrizione medica e visita di controllo fatta dal nostro medico di fiducia: il fai-da-te con i medicinali non solo è sconsigliatissimo, ma può provocare danni gravi ed irreversibili.

Se alla base dell’ingrossamento dei linfonodi del collo, ci sono fattori tumorali, allora per risolvere la problematica purtoppo occorrerà agire mediante l’oncologia. Solitamente i protocolli di cura variano dall’utilizzo di chemioterapici alla radiologia e finanche all’intervento chirurgico, ancora la metodologia e la tecnica di approccio più efficace nel caso di un tumore.

Se notiamo un ingrossamento linfonodico sotto la parte mandibolare (semplicemente premendo senza troppa forza con l’indice ed il pollice che formano una “C”) allora per prima cosa non preoccupiamoci e stiamo tranquilli perché probabilmente si tratta di un fenomeno passeggero e legato ad un’infezione. Per scrupolo, comunque, dato che prevenire è meglio che curare, rivolgiamoci al medico di fiducia per ottenere una diagnosi certa e accurata nonché vogliamoci bene e teniamoci sotto controllo.