Lenticchia d’Acqua, Wolffia Globosa Mankai, può Sostituire la Carne?

Così come la struttura sociale del nostro mondo sta cambiando, allo stesso modo l’alimentazione sta cercando sempre più alternative che possano risolvere alcune criticità e problematiche presenti sul pianeta. La ricerca sta vagliando le possibilità a disposizione nel tentativo di trovare alternative alle fonti proteiche derivanti dalla carne e dagli animali.

Consumare carne, infatti, nella maniera massiccia in cui lo si fa nella realtà moderna (anni prima era un lusso), induce spesso più danni che benefici al nostro organismo: inoltre è stato scientificamente comprovato che gli allevamenti massivi ed intensivi impattano ed inquinano l’ambiente, a causa della grande quantità di gas emessi, causa del riscaldamento globale di cui tutti parlano.

Per non dimenticare il lato salutare di fondo, ovvero il consumo di carne in maniera eccessiva, aumenta il rischio fisiologico di sviluppare alcune patologie e danneggiare il nostro sistema digerente.

Mentre si sta sempre più sviluppando il comparto economico della carne “vegetale”, dall’altra parte continua la ricerca di fonti proteiche vegetali che abbiano tutti i valori nutrizionali intrinsechi al consumo di carne.

Purtroppo è molto difficile ritrovare tutti gli otto amminoacidi necessari alla costruzione delle proteine basilari per il nostro organismo e in molti vegetali è poco concentrato, ovvero del tutto assente, la quantità di ferro biodisponibile, anche solo paragonabile a quella presente nei tessuti animali, ricchi di emoglobina. Dulcis in fundo, non esisterebbero fonti vegetali nelle quali sia presente la vitamina B12, cobalamina, fondamentale per il nostro organismo anche per potenziare il sistema immunitario. Probabilmente la criticità è insita nel fatto che la cobalamina sia idrosolubile e le piante sono naturalmente ricche di acqua.

Ci sarebbe però una speranza, una piccola pianta acquatica denominata “lenticchia d’acqua” ovvero “mankai”. Originaria nel Sud-est asiatico, la Wolffia globosa (questo il suo nome scientifico latino) sarebbe una pianta ricca di proteine, con presenti tutti gli amminoacidi essenziali ed addirittura sarebbe una fonte di B12 e di ferro biodisponibile.

Un vero e proprio superfood dalle proprietà organolettiche incommensurabili, ma non finisce qui: il consumo di mankai ridurrebbe la glicemia nella fase postprandiale (dopo il pranzo) favorendo anche il benessere di quelle persone che soffrono di diabete.

In base a recenti studi che ne hanno analizzato le diverse proprietà, la Mankai potrebbe realmente sostituire la carne nei nostri regimi alimentari, fornendo all’organismo tutti gli aminoacidi di cui necessita per costruire le proteine, nonché la cobalamina ed il ferro.

Uno studio ha analizzato l’apporto proteico della Wolffia globosa: sui 36 uomini sottoposti a diete diverse con formaggi molli, piselli e mankai, i risultati degli esami del sangue ex post hanno evidenziato un aumento della concentrazione ematici degli aminoacidi essenziali dopo aver consumato la lenticchia d’acqua. Dunque, mangiare Mankai potrebbe (i numeri sono ancora troppo bassi per lasciarsi andare a dichiarazioni entusiastiche) fornire proteine di alta qualità al nostro organismo, permettendoci di abbandonare, o quanto meno ridurre, il consumo di carne.

Dalle stesse analisi del sangue, inoltre, si sono notati aumenti dei livelli ematici riguardanti la vitamina B12 dopo aver mangiato la lenticchia d’acqua; indi per cui questa pianta potrebbe davvero essere una rarità, una fonte di cobalamina vegetale e biodisponibile.

Un altro studio, sempre sulla Mankai, ha cercato d’indagare l’omeostasi del ferro presente nell’organismo (ossia l’equilibrio dei valori e delle concentrazioni di questo elemento nel sangue). I pazienti, sottoposti ad una dieta mediterranea e poca carne, integrata da frullati a base di Wolffia globosa, hanno mostrato un livello di ferro stabile, nonostante la riduzione, mostrando la compensazione derivante dall’assunzione del superfood.

Dulcis in fundo uno degli aspetti più incredibili delle lenticchie d’acqua. Un altro studio, questa volta su 20 pazienti, ha cercato d’indagare la risposta glicemica dell’organismo dopo aver mangiato preparati con questa pianta. Queste persone sono state divise in due gruppi: al gruppo di controllo sono stati somministrati frullati a base di yogurt ed al gruppo sperimentale, frullati contenenti mankai.

A parità di elementi nutritivi basilari, ossia calorie, carboidrati e grassi, nonostante le biodiversità delle persone, i frullati a base di lenticchie d’acqua hanno dato una risposta glicemica inferiore, più lenta e meno duratura rispetto agli altri: le persone che li hanno assunti, inoltre, si sono sentite più sazie.

In parole semplici, dopo aver mangiato, la glicemia di chi ha bevuto il frullato a base di Mankai è salita di poco, meno velocemente ed è tornata prima al valore preprandiale.

In base a questi risultati, dunque, la lenticchia d’acqua avrebbe tutte le carte in regola per essere quel superfood che la ricerca sta tentando di scovare da tanto tempo, proprio grazie alle sue peculiarità che vogliamo ivi riassumere:

  • Contiene Proteine vegetali di qualità.
  • Contiene Vitamina B12.
  • Contiene Ferro.
  • Ha Effetti benefici sulla gestione della glicemia postprandiale.