Intolleranza Alimentare all’Alcool: Sintomi, Diagnosi, Trattamento

Come capire se si soffre di un’intolleranza alimentare all’alcool? Odiernamente le intolleranze alimentari risultano in continuo incremento all’interno della popolazione, suddividendosi in diversi cibi tra i quali i più conosciuti come l’intolleranza al glutine, al lievito, al lattosio, al nichel e via elencando.

L’intolleranza all’alcool potrebbe rivelarsi particolarmente fastidiosa in rapporto alla sua presenza non soltanto nelle bevande alcoliche ma anche in diverse preparazioni dolciarie, compresi i prodotti da forno salati, alcune preparazioni confezionate a livello industriale.

Attraverso questo nuovo articolo specifico ci occuperemo di approfondire tutte le caratteristiche di un’intolleranza alimentare all’alcool, soffermandoci in particolar modo sul corredo sintomatico, le diagnosi e i test eseguibili, gli eventuali trattamenti da seguire.

Intolleranza Alimentare all’Alcool: tutto quello che occorre sapere

Rendersi effettivamente conto di soffrire di un’intolleranza alimentare può risultare tutt’altro che semplice nell’odierno. L’individualizzazione degli alimenti in grado di provocare fastidi e malesseri in caso di intolleranza risulta di fondamentale importanza al fine di poter evitare le preparazioni contenente il fattore scatenante. Molto spesso l’intolleranza all’alcool può essere associata anche ad altre patologie, rendendo la diagnosi finale particolarmente ardua.

Che cosa fare in questo caso? L’intolleranza all’alcool risulta particolarmente rara ma pur sempre esistente. La maggior parte delle volte l’intolleranza si riconduce ad uno dei cereali impiegati all’interno della realizzazione della bevanda, oppure da un conservante presente al suo interno. Nella birra, nei liquori e nel vino è contenuta l’istamina, un allergene responsabile della maggior parte delle reazioni allergiche umane, allo stesso modo dei solfiti utilizzati come conservanti, l’allergene chiamato “LTP” presente nel vino rosso.

In presenza di un’intolleranza all’alcool si avvertiranno i seguenti sintomi: congestione nasale, tachicardia, pelle infiammata, mal di testa, dolori a livello addominale, nausea, in casi più critici vomito. Per individuare la bevanda responsabile dei fastidi si dovranno assumere singolarmente le bevande alcoliche cercando di prestare attenzione a tutti i possibili corredi sintomatici seguenti. Altrettanto importante si dimostrerà stabilire il livello di tolleranza dell’organismo all’alcool in precedenza al verificarsi dei sintomi, allo scopo di comprendere se limitare o eventualmente eliminare del tutto le sostanze alcoliche.

Per stabilire con esattezza un’intolleranza alcool ci si dovrà inoltre rivolgere al proprio medico curante il quale provvederà alla prescrizione di test cutanei, oppure un’analisi approfondita del sangue alla ricerca delle immunoglobine, valutando la reazione del sistema immunitario in presenza dell’assunzione di sostanze. Il medico potrebbe inoltre decidere di eseguire ulteriori test e visite a seconda dei singoli casi.

Il soggetto affetto da un’intolleranza all’alcool potrà continuare a bere gli alcolici ‘maggiormente tollerati dal proprio organismo, sotto quantitativi ridotti, oppure eliminare del tutto la loro assunzione nei casi più gravi. Tra gli alcolici maggiormente tollerabili si trovano quelli ad esclusione della presenza di cereali come la vodka.

Fondamentale saranno i giusti dosaggi andando ad evitare sintomi e l’insorgenza di patologie gravi quali il coma etilico. A livello alimentare si dovrà valutare la presenza dell’alcool all’interno di determinate preparazioni valutando l’effettivo disturbo da parte dell’organismo in presenza della loro assunzione. In ogni circostanza si dovrà valutare il parere del proprio medico curante, evitando qualsiasi decisione autonoma a potenziale rischio per la salute.