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Intolleranza al Lievito, sintomi e come sostituirlo

L’intolleranza al lievito comporta uno stato di malessere più o meno accentuato in presenza dell’ingerimento di alimenti dove il prodotto si trova presente, allo stesso modo del resto delle intolleranze alimentari.

Il lievito consiste specificatamente in un fungo caratterizzato da un unico tipo di cellula eucariota, comunemente impiego per la lievitazione del pane e dei prodotti da forno, oltre che nella fermentazione delle bevande alcoliche. Il più comunemente utilizzato in campo alimentare risulta essere un saccaromicete denominato Saccharomyces cerevisiae, famoso per la produzione del pane, della birra e del vino.

L’intolleranza al lievito ha suscitato diverse polemiche all’interno del panorama odierno poiché non trova una collocazione da parte di medici e scienziati come invece avviene per il resto di altre intolleranze. Le controversie in ambito medico-scientifico non possono tuttavia non riconoscere che la sostanza del lievito provoca in alcuni soggetti delle vere e proprie reazioni fastidiose per le quali ritrovarsi a dover escludere dalla propria dieta la sua presenza.

La mancanza di studi approfonditi a riguardo del corredo sintomatico dell’intolleranza al lievito non hanno ancora aiutato in maniera attiva i soggetti affetti dal disturbo che in diverse occasioni si ritrovano così a dover compiere ricerche approfondite in modo autonomo.

I sintomi dell’intolleranza al lievito si riferiscono per la maggior parte ai processi di fermentazione delle varie lavorazioni in cui la sostanza si trova lavorata, piuttosto che al lievito inteso nella sua forma naturale.

Intolleranza al Lievito: corredo sintomatico

In presenza di un’intolleranza al lievito il soggetto avvertirà una serie di sintomi specifici che a causa della loro varietà, si presenteranno in modo differente da persona a persona senza una precisa classifica standard.

Tra i disturbi più comunemente avvertiti si trovano: un senso di spossatezza generalizzato, un eccessivo gonfiore a livello addominale in seguito all’ingerimento dell’alimento dove si trova presente la sostanza, dolori muscolari e articolari generalizzati oppure localizzati, frequenti starnuti, gocciolamento frequente del naso, tosse, deficit di concentrazione, mal di testa, dispnea e sensazione di uno stordimento generale, disturbi a livello intestinale.

Intolleranza al Lievito: come sostituirlo all’interno del proprio regime alimentare

In presenza di un’intolleranza al lievito sarà preferibile rivolgersi a medici specializzati in intolleranze alimentari cercando di valutare al meglio le diverse azioni di intervento.

Tuttavia il rimedio più accreditato, atto a contrastare le origini dei disturbi, sarà rappresentato da una modifica del proprio regime alimentare escludendo il lievito dai vari preparati, valutando l’ipotesi di sostituzione migliore.

Gli alimenti che si potranno consumare senza problemi sono: frutta, verdura, uova, legumi, riso integrale, tisane, farina di soia, mais, patate, pane di segale privo di lievito, cereali integrali, prodotti privi di lievito in generale.

Per sostituire il lievito in alcune preparazioni dove la sua composizione si rende necessaria sii potrà optare per il cremor tartaro, o bitartaro di potassio, un agente lievitante naturale reperibile in farmacia o presso alcuni specifici supermercati; acqua frizzante e bicarbonato; aceto di mele e bicarbonato; succo di limone e bicarbonato; yogurt e bicarbonato ottimo sia come agente lievitante che come rimedio per la salute di capelli e pelle.