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Intolleranza al Glutine, sintomi, dieta e cosa mangiare

L’intolleranza al glutine comprende tutta una serie di sintomi seppur non in correlazione con la celiachia. Molto spesso, la maggior parte delle persone, continua a sottovalutare l’importanza dei sintomi di un’intolleranza, finendo per non credere che il soggetto affetto presenti un reale disturbo introducendo all’interno del proprio regime alimentare il glutine.

L’intolleranza al glutine o l’ipersensibilità allo stesso si presenta immediatamente all’assunzione o poche ore più tardi dall’ingerimento di determinati alimenti. Contrariamente a quanto si può essere portati a credere l’intolleranza al glutine provoca veri e propri sintomi che si protraggono fino al momento della totale eliminazione del glutine nel circolo sanguigno.

La reazione dell’organismo in presenza di un’intolleranza al glutine è di risposta immunitaria che prevede un adeguamento della propria dieta alimentare al fine di escludere tutti gli alimenti contenente glutine, sostituendoli con altre farine.

Intolleranza al Glutine: sintomi

In presenza di un’intolleranza al glutine si avvertiranno sintomi come dolori addominali, gonfiore addominale, stipsi o dissenteria, eventuali eruzioni cutanee, stanchezza eccessiva, emicrania, sonnolenza.

Sul mercato farmaceutico è stato reso disponibile un test per la diagnosi delle intolleranze al glutine che comporterà una reintroduzione per rilevare la presenza dello stesso all’interno del circolo sanguigno, non effettuabile nei soggetti che hanno escluso autonomamente il glutine dal proprio regime alimentare.

La diagnosi precoce dell’intolleranza al glutine potrà prevenire l’insorgere di complicazioni patologiche legate al consumo nel lungo periodo come infertilità, alopecia, osteoporosi, artrite reumatoide e diabete, oltre al rischio rappresentato in stato di gravidanza. Ulteriori problemi in gravidanza possono sfociare in carenze di calcio, di ferro, folati, fino alla malformazione del feto o l’aborto spontaneo.

Intolleranza al Glutine: alimenti da evitare

Una delle soluzioni più efficaci in presenza di un’intolleranza al glutine è la sostituzione dei cibi con farine alternative, eliminando la fonte del problema all’origine.

Gli alimenti da escludere saranno: farina di grano, farina di kamut, dolci, biscotti, salumi dove viene riportata la presenza di glutine, carne e wurstel contenti glutine, gelati, creme o budini, alcuni specifici condimenti o alimenti confezionati, bevande, birra, alcuni formaggi fusi, alcune tipologie di cioccolato, farina di sagale, farina di avena, farinacei in generale.

Intolleranza al Glutine: alimenti da introdurre all’interno della dieta alimentare

In presenza di un’intolleranza al glutine, allo stesso modo della celiachia, potranno essere sostituiti tutti gli alimenti contenti il glutine stesso senza rinunciare al piacere della tavola, prestando solamente attenzione a quanto riportato sulle varie etichette dei prodotti e durante i pranzi o le cene fuori.

In alternativa alle classiche farine si potrà quindi optare per le farine di riso, farine di mais, farine di grano saraceno, farine di legumi, pasta e pasta compresi, salumi e carne, pesce, gelati, dolci, prodotti da forno e bevande in presenza delle etichette apposite gluten free riportate per obbligatorietà di legge sulle confezioni.

La maggior parte delle alternative senza glutine si trova ormai presso qualsiasi supermercato, farmacia e parafarmacia, con la sola nota dolente di un costo più elevato rispetto ai prodotti a base di glutine.

Va specificato che solamente in presenza di una celiachia si potrà godere delle agevolazioni previste dal sistema sanitario per l’acquisto degli alimenti essenziali.