Ginseng: Cos’è, Benefici, Dose Giornaliera, Controindicazioni

Il ginseng è un alimento divenuto molto popolare negli ultimi anni tanto da caratterizzare l’offerta di vari preparati che lo contengono e di prodotti erboristici e farmaceutici che ne prevedono l’utilizzo in ragione delle note proprietà e dei benefici derivanti dalla sua assunzione, seppur in dosi non elevate seguendo il dogma, sempre valido, di non abusare di qualsiasi elemento nutritivo.

Proprio a causa dei benefici derivanti dalla sua assunzione, modulata e controllata, il ginseng è oramai divenuto un alimento popular, ricercato, utilizzato e assunto da molte persone che vogliono migliorare la propria salute e sentirsi meglio, con più forza ed energia.

Mutuato dalla cultura orientale, come tante altre cose che oramai sono state assimilate dall’Occidente, il ginseng è utilizzato in molti integratori alimentari. La sua fama, però, la si deve al legame diretto che ha con una bevanda tanto famosa quanto tipicamente italiana: il caffè.

Cos’è

Il ginseng, al pari dell’aloe vera, è una pianta di origine orientale diffusa quindi nelle regioni del nostro pianeta che appartengono a un certo tipo di territorio, legato a una cultura spirituale più che fisica e ad aspetti quali l’energia, molto significativi.

Si tratta di una pianta della famiglia delle Arialacee e del genere Panax, ma ne esistono di vari tipi. La Panax è una pianta perenne, cresce lentamente proprio per sopravvivere in condizioni non sempre favorevoli e mantenersi nel tempo. Le radici del Ginseng sono molto carnose e ricche di sostanze. Curiosamente, vista la forma particolare, in Cina questa pianta è anche chiamata “pianta uomo” a causa del fatto che ricordi le sembianze umane e presenti caratteristiche antropomorfe.

Le proprietà del Ginseng derivano principalmente dalla presenza di elementi molto particolari e salutari per gli esseri umani, ovvero i glicosidi, i ginsenosidi (omonimi elementi del Ginseng) e gli eleuterosidi.

 

Quanti Tipi Esistono

Conosciuta iconicamente con il nome di Ginseng, in realtà la pianta orientale si è adattata ai differenti contesti nei quali è riuscita a diffondersi, determinando diverse specie e tipologie differenti, ognuna con proprie caratteristiche peculiare, seppur mantenendo lo stesso tenore di fondo.

Tra le specie di Ginseng conosciute, abbiamo:

  • Ginseng coreano.
  • Ginseng indiano.
  • Ginseng cinese.
  • Ginseng americano.
  • Ginseng siberiano.
  • Ginseng rosso.
  • Tienchi.

Si tratta, dunque, di tantissime piante differenti sia nella forma, sia nella sostanza, contenenti diverse proprietà in ragione dell’adattamento subito dal Ginseng nel contesto in cui si è sviluppata la pianta. Ogni singola variante ha differenti concentrazioni delle sostanze contenute e determina un possibile uso diverse in relazione ai principi attivi racchiusi.

Nonostante tutte quante possiedano alcune medesime caratteristiche di base, tipiche del Ginseng e della sua connotazione generale, è chiaro che se vogliamo ottenere risultati mirati o specifici, una variante possa far meglio di un altro. Rivolgiamoci, nel caso, a un erborista esperto o una persona competente che sappia indicarci il tipo di Ginseng specifico più adatto per il nostro bisogno.

 

Proprietà e Benefici

Come detto, il Ginseng ha innumerevoli nutrienti ed elementi nutritivi presenti al suo interno, da migliorare il benessere psicofisico di una persona, se assunto con tale obiettivo. Conosciuto per queste proprietà sin dall’antichità, secoli addietro, anche oggi questa pianta rappresenta un metodo fitoterapico riconosciuto e viene venduta in molte forme, dagli integratori che lo prevedono insieme ad altri elementi, fino nel caffè.

Al ginseng si attribuiscono notevoli proprietà benefiche, alcune davvero incredibili:

  • Ipoglicemizzanti. Il Ginseng è un ipoglicemizzante naturale, in grado di abbassare la glicemia nel sangue favorendo l’assorbimento dei carboidrati (gli zuccheri sono carboidrati) e stimolando il sistema endocrino al rilascio dell’insulina.
  • Ipocolesterolemizzanti. L’assunzione del Ginseng abbassa i livelli del colesterolo, con un impatto positivo su tutto il sistema cardio-circolatorio.
  • Antinfiammatorie. Data la presenza di molte vitamine ed elementi nutritivi disponibili per il nostro organismo, il Ginseng funge anche da antinfiammatorio naturale.
  • Antiossidanti. Di contrasto ai processi chimici che determinano l’invecchiamento dei tessuti e il deperimento delle nostre cellule colpite, per esempio, dai famosi radicali liberi.
  • Antipiretiche. Il ginseng avrebbe la capacità di far abbassare la febbre.
  • Afrodisiache. Questo alimento risolleva l’intimità di coppia e riaccende, secondo alcuni studi, la passione. In particolar modo, il Ginseng agisce direttamente sulla libido maschile grazie al rilascio di ossido nitrico dalle cellule endoteliali dei corpi cavernosi: questo migliora la vasodilatazione di questi, imprimendo una maggiore funzionalità erettile dell’organo maschile.
  • Energizzanti. Il Ginseng sarebbe un tonico naturale, adatto ad essere consumato con la bevanda più utilizzata dagli italiani, ovvero il caffè. Grazie a un gusto ricco, pieno e un sapore avvolgente, questa pianta ci consente di sostituire lo zucchero raffinato e di abbracciare i gusti anche più sofisticati, donando energia pura al fisico. Nonostante gli italiani, amanti dell’espresso, possano storcere il naso, come energizzante pure il Ginseng viene utilizzato nel caffè americano (quello lungo).

 

Dose Giornaliera

Il Ginseng, al pari di altri alimenti similari per quanto concerne l’utilizzo specifico, viene utilizzato sovente per risolvere situazioni di stanchezza e di stress psico-fisico, in modo da donare forza e una carica esterna ulteriore alla persona che si senta apatica o priva di energie.

Nonostante abbia un’efficacia comprovata, non occorre esagerare con le dosi giornaliere perché, come sappiamo e come abbiamo anticipato, seppur un alimento o un principio attivo possa far bene, abusarne non è mai una buona scelta.

Gli esperti, prescindendo dal peso medio di una persona e dalla sua altezza, consigliano di assumerne al massimo 200 milligrammi riferendosi alla specie più conosciuta, ovvero il Ginseng cinese o quello americano. Come abbiamo detto, le altre specie potrebbero presentare diversi principi attivi e concentrazioni di sostanze differenti: a seconda del tipo di Ginseng che utilizziamo, la dose raccomandata cambia e occorre confrontarsi con il farmacista, il para-farmacista o finanche il medico per confermare e ottimizzare l’utilizzo a fini medicali.

In ogni caso, non bisogna consumare il Ginseng in maniera prolungata se scegliamo di utilizzarlo per recuperare forze, energie o per altri motivi correlati ai principi contenuti: al massimo si può assumere per un periodo continuativo pari a 6 settimane, se non subentrano effetti secondari.

 

Controindicazioni

Al pari di altri alimenti che fanno comunque bene, ci sono situazioni in cui il Ginseng non è proprio indicato, anzi, presenta alcune controindicazioni. Se soffriamo di particolari patologie, probabilmente l’erborista ci sconsiglierà l’utilizzo di integratori e di altri preparati che lo contengono, in ragione delle stesse proprietà. In linea di massima, il Ginseng è controindicato per le persone che soffrono di:

  • Ipertensione (pressione alta).
  • Ipoglicemia (livello glicemico basso nel sangue).

Prima di assumerlo con regolarità, rivolgiamoci al medico di fiducia e facciamoci prescrivere degli esami per esser sicuri di non rientrare in queste particolari categorie, ovvero di poter utilizzare il Ginseng senza altri problemi.

In ogni caso, una regola vale sempre per tutti: l’utilizzo prolungato del Ginseng può provocare assuefazione, quasi una dipendenza fisica diretta oltre che psicologica. L’effetto benefico derivante dalle proprietà della pianta, si ridurrebbe drasticamente in caso il fisico si abituasse a quest’assunzione prolungata e costante.