Frattura del Calcagno, cause, sintomi e rimedi

Il calcagno, parte fondamentale della struttura degli arti inferiori, può essere soggetto a traumi e fratture in conseguenza ad eventi imprevisti per i quali si renderanno necessari specifici interventi mirati.

Ritrovandosi vittime di una caduta improvvisa o di un evento traumatico il calcagno potrebbe risultare affetto da una frattura dovuta ad un mal posizionamento o atterraggio del piede stesso. La struttura del calcagno in sé risulta estremamente importante per il sostegno di tutto il corpo durante il mantenimento della posizione eretta.

Anatomicamente parlando il calcagno si ricollega inoltre ad un secondo osso, denominato astragalo, parte dell’articolazione astragalo-calcaneare. Oltre a tale precisazione il calcagno presenta ulteriori diversi collegamenti ossei legati alla formazione del piede e legamenti specifici atti a promuovere i movimenti laterali.

All’interno del calcagno si trova inoltre anche il tendine di Achille, protratto sino al polpaccio, di particolare resistenza al punto da essere considerato il tendine maggiormente resistente nell’intero corpo umano.

Il calcagno interviene quindi sia durante il mantenimento della posizione eretta che durante i movimenti laterali del piede, nella camminata e nella corsa, come parte fondamentale degli arti inferiori, ricollegandosi alla caviglia e al tendine di Achille.

Calcagno e caviglia presentano una fitta rete di collegamenti e tendini in modo tale da poter assicurare al piede stabilità, elasticità e rotazione dei movimenti, limitando del tutto la mobilità in presenza di eventi traumatici e fratture.

Attraverso questo specifico articolo ci occuperemo di approfondire tutti gli aspetti legati alla frattura del calcagno, soffermandoci anche sulle terapie mirate da seguire per ripristinare il corretto funzionamento di questa specifica area, senza sovrapporci al parere medico.

Frattura del Calcagno: le diverse cause e tipologie

Tra le fratture più frequenti interessanti gli arti inferiori si trova soprattutto quella rivolta al calcagno, generalmente riferita in maggior modo alla fascia d’età adulta dei soggetti. Alla base di una frattura di questo tipo si trova un atterraggio sul calcagno traumatico e una frattura definita da “stress”, ovvero una sollecitazione a livello osseo protratta nel lungo periodo.

Il trauma al calcagno coinvolge una lesione diretta sia a livello della parte dura, che a livello di quella più morbida di cui si compone questa parte del piede. Tra le fratture del calcagno si differenziano quelle denominate Extratalamiche, meno frequenti, isolate dal coinvolgimento dell’articolazione tra il calcagno e l’astragalo; le fratture Talamiche e le proprie sottocategorie, particolarmente importanti e serie.

Frattura del Calcagno: diagnosi e rimedi

In presenza di una presunta lesione o frattura al calcagno si renderà necessaria una specifica visita medica con conseguente richiesta dei raggi X e della palpazione muscolare.

I sintomi maggiormente riscontrati in presenza di una frattura del calcagno sono rappresentati da un dolore intenso e dalla possibile formazione di un’ecchimosi violacea.

L’approccio successivo chirurgico dovrà essere valutato con estrema attenzione da parte del medico, mentre in alternativa si dovrà rispettare un periodo di immobilizzazione per almeno 30-45 giorni in presenza del sostegno di un tutore con la funzionalità analoga del comune gesso. Successivamente al periodo di fermo dovranno essere seguite alcune sedute di fisioterapia riabilitativa.