Dieta Flexitariana, Alimentazione e Menu da Seguire

Non tutti sono a conoscenza delle basi dell’alimentazione definita flexitariana, degli effetti benefici sull’organismo e dei pareri contrari invece. Questa tipologia di regime alimentare si basa essenzialmente su di una dieta semi-vegetariana all’interno della quale si possono consumare anche proteine di derivazione animale sotto un certo limite temporale.

Come tutte le diete alimentari, prima di assumere decisioni autonome, è preferibile valutare sempre attentamente il parere di un medico nutrizionista sulla base dei requisiti di ogni soggetto, escludendo a priori qualsiasi decisione potenzialmente dannosa per la salute dell’organismo.

L’alimentazione flexitariana assume tale denominazione in virtù della flessibilità del regime proposto, comprendendo al suo interno abitudini vegetariane, scelte salutari e sporadiche introduzioni di proteine animali.

Attraverso questo nuovo articolo ci occuperemo di approfondire tutti gli aspetti legati all’alimentazione flexitariana senza sovrapporci in alcun modo al parere professionale di un medico nutrizionista, soffermandoci sugli alimenti concessi al suo interno e sulle sporadiche introduzioni previste per quanto riguardano le proteine animali.

 

Cosa Mangiare

All’interno di un’alimentazione flexitariana saranno previsti determinati alimenti centrali quali: frutta, verdura, frutta secca, formaggi magri, legumi, uova, carne magra, cereali, semi.

Pur ammettendo sporadiche introduzioni di carne magra, la dieta flexitariana fonde il proprio principio in una scelta prevalente di ortaggi, frutta e cereali abbinata a legumi e semi. Per carne magra si intende principalmente quella di pollo, tacchino e manzo, mentre alcuni alimenti quali i dolci e gli insaccati dovranno invece essere drasticamente limitati.

L’alimentazione flexitariana può essere associata ad un regime ipocalorico finalizzato alla perdita di peso, prevedendo 4-5 pasti totali e due spuntini di metà mattinata e metà pomeriggio indicati contro la fame nervosa.

 

Esempio menù

Il menù dell’alimentazione flexitariana prevede una prima colazione a base di latte vegetale e fette biscottate, anche nella versione integrale. A metà mattinata potranno essere consumati uno yogurt magro oppure un toast.

A pranzo sono previsti un piatto di pasta con verdure miste per condimento e un frutto di stagione, mentre lo spuntino di metà pomeriggio potrà prevedere un frutto di stagione o una spremuta in alternativa.

L’ultimo pasto della giornata prevede un apporto di verdure preferendo processi di cottura termica salutari, evitando quindi le fritture e i condimenti pesanti, in accompagnamento a uova, oppure legumi, introducendo carne magra due volte alla settimana o formaggi light.

La dieta flexitariana prevede un apporto bilanciato di cereali e legumi, permettendo l’introduzione della carne magra solamente due volte alla settimana al fine di garantire all’organismo i nutrienti di cui necessita.

Al regime alimentare dovrà inoltre essere abbinata anche una sana e corretta attività fisica giornaliera, oltre ad un apporto di acqua pari ad almeno 1,5-2 litri.

Diversi studi condotti in merito hanno confermato l’efficacia della dieta flexitariana per la perdita di peso concreta in modo più accentuato rispetto all’osservanza di un regime alimentare carnivoro. Tale regime alimentare viene inoltre definito eco-sostenibile grazie a ridotto apporto di carne, dolci con effetti visibili in sole due settimane.

Oltre alla perdita di peso l’alimentazione  flexitariana prevede anche una naturale disintossicazione dalle scorie e dalle tossine in eccesso presenti nell’organismo.