Depressione Endogena: Cos’è, Sintomi, Cure e Consigli

La depressione, così come gli stati di ansia o di angoscia che l’uomo civilizzato tende sempre più a vivere, sono delle vere e proprie patologie psichiche che stanno caratterizzando i tempi moderni. La depressione è categorizzata tra i disturbi dell’umore perché spesso e volentieri sfocia in malessere sociale e psicologico tale da inficiare i rapporti stessi con gli altri: è una malattia subdola perché può caratterizzare in negativo la nostra stessa vita e spesso è difficile anche la diagnosi proprio perché esistono diverse tipologie.

Tra queste, esiste una netta differenza tra:

  • Depressione Reattiva. Legata ad un trauma, ad esempio un lutto o qualcosa che ci ha sconvolto. In tal caso il trattamento tipico per fronteggiare e superare questo stato è la terapia psicoterapica EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing).
  • Depressione Endogena. Questa particolare depressione è molto più ostica da superare perché non è legata ad un evento specifico, ma ad un insieme di concause e piccoli traumi tra cui poi è difficile dipanare la matassa ed il groviglio creatosi. Si manifesta in modo immediato ed anche questo aspetto si ripercuote nella difficoltà di trattamento.

La depressione endogena è altresì conosciuta con il nome di depressione maggiore e ci sono dei campanelli d’allarme ed una sintomatologia molto ben conosciuta, frutto di anni di studi empirici sui pazienti e sulle osservazioni fatte.

 

Cos’è

La depressione endogena, o maggiore, fa parte di quelle patologie psichiche riconosciute anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (acronimo OMS) come uno dei disturbi che stanno maggiormente attanagliando il mondo moderno, tra i più invalidanti e senza discrimine di genere: la depressione, infatti, si sta allargando a macchia d’olio sia tra gli uomini, sia tra le donne e sottolinea un male di vivere che sottintende una certa riflessione approfondita.

Il soggetto che palesa il disturbo ha in fondo un malessere interno che cova fino a quando la sintomatologia diventa incontrollabile e non esiste una ragione genetica alla base, ma semplicemente accade: improvvisamente.

Le persone depresse si sentono sole, apatiche e vuote e quest’assenza di vitalità li costringe a dissociarsi dal mondo stesso chiudendosi in sé stessi. La depressione endogena fa assolutamente curata prima possibile da persone esperte che sappiano scavare a fondo nell’animo umano e trovare la chiave di volta per far superare uno scoglio apparentemente insormontabile.

E’ necessario accorgersi prima possibile di un possibile caso di depressione, anche perché la persona depressa difficilmente riuscirà a valutare la sua condizione: una diagnosi preventiva, quindi attenzione ai campanelli d’allarme ed ai sintomi riconosciuti dalla scienza, sottintende una guarigione ottimale nella maggior parte dei casi, ovvero aiuta gli specialisti nel riuscire a trattare la depressione stessa.

 

Sintomi

Nonostante la materia riguardo la psiche umana sia ancora tutta in divenire, la scienza psicologica sta facendo passi da gigante nel trattare, curare e valutare la stabilità mentale delle persone. Dopo anni di osservazioni e dibattiti, esistono alcuni sintomi tipici che caratterizzano la depressione endogena di cui stiamo parlando, sintomi che devono subito allertare se non la persona che li soffre, coloro che lo circondando:

  • Sensazione di vuoto e tristezza quotidiana. Nel periodo adolescenziale, visti gli squilibri ormonali, le persone depresse possono anche manifestare irritabilità ed irrequietezza.
  • Disinteresse ed apatia verso molte cose ed attività quotidiane.
  • Rallentamento fisico e motorio.
  • Perdita di peso, ovvero aumento di peso: ovviamente entrambi in modo molto veloce, repentino.
  • Affaticamento e sensazione di essere privi di energia.
  • Pensieri negativi, sensi di colpa, sensazione di malessere psichico che si riverbera sul corpo.
  • Difficoltà di concentrazione.
  • Alterazioni del ritmo circadiano, ovvero del sonno.

Oltre a questi generali sintomi oramai assodati come riferibili alla depressione (ma non solo, occorre sempre un consulto specialistico ed un’attenta valutazione del quadro psico-fisico), possono essere presenti anche altri sintomi, sia a livello del corpo, ad esempio somatizzazioni, sia a livello della mente e dell’animo.

Non tutti siamo uguali e quindi non tutti avremo la stessa sintomatologia, né la medesima intensità. In ogni caso, se riusciamo a comprendere che nel nostro stato psico-fisico qualcosa non va, ovvero se gli altri iniziano a vedere qualcosa di negativo in noi, è possibile chiedere subito il parere di uno specialista.

Prevenire, ovvero diagnosticare alla base un malessere come la depressione, può voler dire moltissimo ed aiutare il paziente nel guarire ovvero nell’evitare sintomi e danni ben più gravi: a volte anche alcune cure fitoterapeutiche ovvero omeopatiche possono funzionare. Visto che è in gioco la psiche, anche l’effetto placebo non è di certo da escludere come medicina primaria, fermo restando il fatto che sia sempre necessario rivolgersi al medico curante o allo specialista evitando il fai-da-te per non peggiorare ulteriormente le cose.

Se ci sentiamo depressi o se abbiamo questi sintomi, facciamoci aiutare: prima possibile.

 

Cure

Fortunatamente, come anticipato, la scienza medica ha fatto passi da gigante anche nella cura delle patologie psichiche, quindi anche della depressione. Prima di tutto, cosa non certo facile, serve una diagnosi sicura e certa da parte di psicologi o psichiatri che, dopo attenti test e monitoraggio clinico del paziente, diagnostichino la depressione endogena.

Primariamente non esiste medicina migliore per la depressione di una terapia psicologica: occorre affrontare il problema con uno psicologo e scavare a fondo affrontandosi per capire cosa non va e quale sia l’origine di tutto questo malessere cercando anche di valutare la gravità della situazione e se c’è bisogno di altro.

Molto spesso bastano sedute di psicoterapia per risolvere le problematiche concernenti la depressione, come ad esempio avviene nei casi di depressione post-partum, ovvero quei tipici fenomeni di flessione nelle donne dopo l’evento gioioso, ma a volte traumatico (per i cambiamenti nel proprio corpo e nella relazione con gli altri, etc.) del parto.

Non c’è una ricetta valevole per tutti, ma occorre analizzare caso per caso e capire quanto serva il supporto psicologico e per quanto tempo.

Nei casi di depressione grave si deve invece utilizzare l’approccio psichiatrico e prevedere l’utilizzo di farmaci che aiutino il paziente ad emergere da una situazione veramente difficile. Molto utilizzati, in questi casi, sono ovviamente gli anti-depressivi, gli ansiolitici ed alcuni farmarci di nuova generazione creati dopo le ultime scoperte sulle dinamiche elettro-chimiche nel nostro cervello.

Come abbiamo detto all’inizio dell’articolo, sia la depressione psicogena (reattiva), sia quella endogena, sono malattie invalidanti e occorre attenzione particolare per risolvere, visto che appartengono alla sfera emotiva ed intima di ognuno di noi.

Oltre a questo, possiamo comunque aiutarci a tavola cercando di utilizzare alimenti, cibi e bevande che possano regalarci una piccola gioia e, perché, no, risollevarci dai cattivi pensieri. Non ci faranno guarire, ma alcuni cibi sono veramente in grado di darci attimi di gioia.