Curare Raffreddore, Tosse o Mal di Gola in Gravidanza, Rimedi Naturali e Sciroppo

ATTENZIONE: Prima di Assumere qualsiasi farmaco DEVI consultare il TUO medico curante.

Quando una donna aspetta un bambino, ossia è in stato interessante, quindi risulta in gravidanza, è buona norma limitare al massimo l’utilizzo dei farmaci per non compromettere il feto e procurare nocumento e potenziali danni al prossimo nascituro.

Se siete abituate ad utilizzare, come analgesico, l’aspirina quando avete mal di testa, ovvero sintomi influenzali come tosse, raffreddore o mal di gola, sappiate che l’Acido Acetilsalicilico contenuto come principio attivo in quel farmaco, è altamente sconsigliato sia nel primo trimestre ed anche dopo la trentesima settimana di gravidanza.

Tra i farmaci consentiti, previa indicazione del medico curante e dello specialista che sta seguendo tutte le fasi della gravidanza, cui fare sempre riferimento, si potrebbe assumere il paracetamolo (ad esempio la Tachipirina), ma sempre con parsimonia e solo se il caso lo rende necessario.

In ogni caso non occorre fomentare un sentimento negativo nei confronti dei farmaci, ma avere accortezza ed alcune attenzioni sia per noi stesse, sia per la creatura che portiamo in grembo. Nessuna paura, né fobie, ma conoscenza ed informazione: a tal proposito non abbiate timore di starnutire troppo forte o di tossire pensando di procurare danni al feto perché il bambino potrà solamente percepire delle oscillazioni, dato che nuota letteralmente nel liquido amniotico che funge anche da ammortizzatore per quanto concerne urti e movimenti.

 

Rimedi Farmacologici

Se stiamo aspettando un bambino o una bambina (ovvero dei gemelli), dobbiamo conoscere possibilità e rischi inerenti l’utilizzo di farmaci e l’adozione di rimedi farmacologici nel caso ci sentissimo male.

L’aspirina, ossia l’Acetilsalicilico, possiamo assumerla, ma come anticipato, solo in casi estremi e soprattutto non dei primi tre mesi di gravidanza: alcuni studi e ricerche cliniche hanno posto il dubbio sul fatto che l’utilizzo di questa medicina ed il principio attivo correlato, aumenti il rischio di aborto spontaneo. Dubbio, ma non certezza: in ogni caso, nel dubbio, meglio prevenire e non rischiare se non dopo consulto con il proprio medico curante e se strettamente necessario.

Dopo la trentesima settimana di gravidanza, tassativamente, dobbiamo evitare di utilizzare tutti i farmaci antinfiammatori detti FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei) e comunque tutti quelli appartenenti alla macrocategoria madre. Ricapitolando, dopo la trentesima settimana di gravidanza NON possiamo utilizzare questi farmaci:

  • Aspirina (Acido Acetilsalicilico).
  • Ibuprofene.
  • Diclofenac.

Se li utilizzassimo, come comprovato da vari studi e ricerche, potremmo rischiare la chiusura del dotto denominato di Botallo, necessario ed indispensabile affinché il sangue raggiunga il feto. La qual cosa comporterebbe seri e gravi danni alla creatura che portiamo in grembo.

Se proprio abbiamo l’influenza con sintomi febbrili, allora possiamo utilizzare questi farmaci:

  • Tachipirina (Paracetamolo).
  • Efferalgan et simili (sempre contenenti lo stesso principio attivo del Paracetamolo).

Questo principio attivo è infatti il più efficace nel contrastare la febbre proprio a causa dell’azione antipiretica correlata: può quindi essere utile nel contrastare i sintomi di febbre, raffreddore e mal di gola connessi ad uno stato influenzale, anche se siamo in stato di gravidanza. In ogni caso, regola da non dimenticare mai e poi mai e soprattutto quando aspettiamo un bambino, occorre la preventiva approvazione e prescrizione di un medico curante che ci dia il nulla osta all’utilizzo dei farmaci.

Se siamo soggetti ad un’infezione e siamo in dolce attesa, evitiamo la facile assunzione degli antibiotici in modo scriteriato: è possibile utilizzarne alcuni proprio per fronteggiare un’infezione batterica, ma occorre sempre la prescrizione medica previa attenta visita da parte del nostro medico di base o dello specialista che segue la nostra gravidanza. Evitiamo il fai-da-te o di assumere antibiotici che ci sono rimasti in casa. La lista degli antibiotici generalmente utilizzati per curare le infezioni che colpiscono le donne in dolce attesa è questa:

  • Amoxicillina.
  • Acido Clavulanico.
  • Cefalosporine.
  • Macrolidi.

In ogni caso ricordiamo come ci voglia sempre la prescrizione medica e non bisogna assolutamente sottovalutare possibili effetti negativi sia sul fisico della donna in gravidanza sia sul feto. Rivolgiamoci sempre ad un medico specialista prima di assumere qualsiasi antibiotico o antinfiammatorio se siamo in dolce attesa.

 

Rimedi Naturali

Dopo aver parlato dei rimedi farmacologici per placare i sintomi negativi di tosse, raffreddore e mal di gola, nonché le infezioni che colpiscono le donne in gravidanza, avendo cura di sottolineare la necessità di assumere farmaci solo previa consulto con un medico competente, possiamo adesso parlare dei rimedi naturali che possono aiutare la donna a superare questa fase, agendo soprattutto sui sintomi.

Se aspettiamo un bambino e siamo soggetti a numerosi colpi di tosse o ci cola il muco dal naso, innanzitutto occorre rilassarsi e mantenere una corretta idratazione del corpo. Indi per cui beviamo tanti liquidi perché siamo costituiti principalmente da acqua ed occorre mantenere un livello idoneo e, dopo aver fatto questo, cerchiamo una soluzione naturale al nostro problema.

Se vogliamo liberare un naso chiuso, possiamo eseguire i famosi lavaggi nasali: basterà procurarsi della soluzione fisiologica, oppure preparare acqua intiepidita con l’aggiunta di sale grosso fino a farlo sciogliere dal calore dell’acqua stessa (magari girando con un cucchiaio di legno ben disinfettato). Si tratta dei famosi suffumigi, ovvero fumenti: al posto del sale è possibile anche utilizzare il bicarbonato di sodio ed è possibile agire nell’ottica dell’aromaterapia, aggiungendo oli essenziali con proprietà antisettiche (quindi anche antibatteriche) ed antinfiammatorie note. Tra questi, possiamo assolutamente annoverare:

  • Menta Piperita.
  • Timo.
  • Eucalipto.
  • Camomilla.
  • Pino.

Per fare i suffumigi, basta utilizzare una pentola d’acqua (o la soluzione fisiologica), aggiungere sale ovvero bicarbonato di sodio (oppure nulla se abbiamo utilizzato la soluzione fisiologica che ne contiene già una certa quantità), gli oli essenziali che preferiamo, scegliendoli tra quelli con le proprietà naturali che più si avvicinano alla risoluzione del nostro problema, e portiamo a bollore fino a quando il sale non si scioglie. Dopo aver tolto la pentola dal fuoco, quando riusciamo (considerato il calore), iniziamo ad inalare profondamente gli effluvi e gli odori emanati dalla mistura. Poniamoci sopra la pentola con un asciugamano o un panno a coprire la testa ed iniziamo a respirare con bocca e con naso fino a quando l’acqua non si raffredda.

Oltre a questo rimedio, un altro consiglio utile, sempre legato al corretto livello dei liquidi ed alla fisiologia del nostro corpo, può essere quello di sudare: sudando, riusciremo ad espellere le tossine. Ovviamente se siamo incinta non possiamo di certo iniziare una seduta di palestra o correre ore sul tapis roulant, ma c’è un rimedio naturale molto semplice che coadiuva quest’effetto: basta preparare un bel bicchiere di latte caldo con il miele ovvero una tisana rilassante e balsamica fatta con erbe indicate per lo scopo. In farmacia e nelle erboristerie è possibile trovare tutto l’occorrente e la più idonea tisana per le vostre esigenze.

Ad ogni modo, se amiamo preparare le cose in casa, ecco una ricetta davvero utile per un tè che è un vero e proprio toccasana in caso di tosse, mal di gola o raffreddore. Oltre ad altri consigli.

 

Tè alla Salvia e Miele

Se vogliamo preparare una tisana che sia utile a curare i nostri malanni in modo naturale, avendo tutela del bambino che portiamo in grembo, possiamo facilmente seguire una facile ricetta per creare un infuso dalle proprietà lenitive ed utili a controllare i sintomi, se non risolverli, dandoci sollievo.

Ecco la ricetta per un ottimo tè alla salvia:

  • Procuriamoci delle foglie della pianta aromatica conosciuta come salvia. L’importante è che siano fresche.
  • Riempiamo una pentola con 200 ml di acqua e mettiamola sul fuoco.
  • Lasciamo bollire l’acqua e gettiamo le foglie in infusione lasciando sempre il fuoco acceso.
  • Aspettiamo 15 minuti poi spegniamo il fuoco.
  • Travasiamo la bevanda eliminando le foglie di salvia ed i residui con un colino a maglie strette, poi attendiamo che si raffreddi.

Una volta terminata la preparazione di questo tè, potremo utilizzarlo per fare dei gargarismi in modo da riuscire ad alleviare l’infiammazione che abbiamo alla gola.

Oltre a questo rimedio, possiamo utilizzare uno degli alimenti più completi e complessi della cucina, ossia il miele. Il miele prodotto dalle api, ha tantissime proprietà ed è anche utile per lenire il mal di gola e placare la tosse. Basta, come anticipato in precedenza, scioglierlo nel latte caldo e bere la bevanda in questa maniera e questo liquido ammorbidirà le mucose irritate, donandoci una sensazione di sollievo. Purtroppo se soffriamo di diabete o abbiamo un indice glicemico elevato, dobbiamo fare attenzione nell’utilizzare questo metodo che, seppur naturale, può dare degli effetti negativi legati alla malattia sistemica stessa.

 

Sciroppo per la Tosse

Se abbiamo mal di gola e siamo in gravidanza, oltre ai consigli già dati ed ai rimedi naturali illustrati, senza voler essere esaustivi, ma solo indicativi, dobbiamo aprire un capitolo a parte per quanto concerne il discorso sullo sciroppo per la tosse, uno dei medicinali più utilizzati dalle donne e da tutti in molteplici casi, vista anche la facilità nel procurarselo.

Dopo i primi tre mesi di gravidanza, non possiamo assolutamente usufruire ed utilizzare lo sciroppo per la tosse se vogliamo curare un mal di gola o placare i colpi di tosse che attanagliano la nostra giornata.

In alternativa, usiamo l’aerosol o pratichiamo l’arte del suffumigi che abbiamo precedentemente descritto: grazie al vapore, gli elementi che nocciono al nostro fisico, saranno espulsi dalle dinamiche dei fluidi incalzati dall’aria calda.

In tutti i casi, lo ricordiamo, vale una regola ferrea: non prendete iniziative se aspettate un bambino, ma rivolgetevi sempre e comunque al medico curante. Lo specialista, laureato in medicina, saprà sicuramente indicarvi il metodo migliore per curare il vostro raffreddore, ovvero mal di gola con tosse, sia essa secca o grassa.

Questo proprio per evitare danni alla vita stessa del vostro piccolo ed anche alla vostra: volersi bene innanzitutto ed agire consapevolmente.