Cos’è la Gravidanza Bianca e quali sono i sintomi

Non sempre si conosce la definizione esatta di una gravidanza “bianca”, chiamata anche gravidanza “cieca”. In che cosa consiste e quali sono i sintomi principali? T

Una gravidanza bianca indica un mancato sviluppo dell’embrione in seguito all’avvenuto concepimento. Nell’ovocita fecondato in questo caso risulta del tutto assente il feto, mentre tramite la rivelazione delle ecografie la camera gestazionale risulta vuota e di conseguenza si dimostrano del tutto nulli battito cardiaco e altri parametri vitali del feto.

Frequentemente una gravidanza bianca si conclude con un aborto spontaneo entro la quinta settimana di gestazione, mentre nel caso in cui la camera gestazionale continui a rimanere presente si dovrà invece optare per un intervento di rimozione tramite la procedura del raschiamento al fine di evitare possibili conseguenze sullo stato di salute della donna.

Gravidanza Bianca: quali sono le Cause?

In presenza di una gravidanza bianca, come sopra spiegato, l’ovocita fecondato risulterà privo del feto e la camera gestazionale rilevabile attraverso le ecografie di routine risulterà di conseguenza vuota.

Con tutta probabilità una gravidanza bianca comporterà un aborto spontaneo, mentre nella seconda ipotesi la donna dovrà sottoporsi ad un raschiamento evitando lo sviluppo di possibili infezioni dovute alla presenza della sacca.

Tra le cause più comuni si trovano soprattutto anomalie a livello dei cromosomi e nella formazione del DNA, responsabili dell’impedimento della formazione dell’ovocita.

Tale condizione può tuttavia non comportare ulteriori rischi per le successive gravidanze, rimanendo quindi un caso isolato. Ma quali sono i sintomi e come si riconoscono?

Gravidanza Bianca: come riconoscere i Sintomi

In presenza di una gravidanza bianca, o cieca, si potrebbero riscontrare gli stessi sintomi avvertibili durante lo sviluppo del feto in procinto di una gravidanza del tutto normale. Il ciclo mestruale subirà una classica interruzione, il seno potrebbe apparire più teso e i capezzoli di colore maggiormente scuro, con conseguente gonfiore nella parte addominale, nausee mattutine, stanchezza generale, crampi a livello della zona pelvica.

Si potranno avvertire anche mal di schiena, maggiore sensibilità agli odori e fastidi legati alla presenza degli stessi, stipsi, senso di spossatezza generale, oppure un’assenza del corredo sintomatico stesso come spesso accade nelle gestanti durante il corso dei primi mesi.

Una caratteristica relativa all’ormone beta HCG, in presenza di una gravidanza bianca, sarà caratterizzato dal mancato aumento dei valori con una madia nettamente inferiore rispetto alla norma.

Le analisi diagnostiche rappresentano quindi l’unico metodo certo al fine di stabilire una gravidanza bianca e l’eventuale esecuzione di un raschiamento.

Il raschiamento, denominato anche curettage, consiste in un intervento chirurgico eseguito tramite una curetta, ovvero una specie di di cucchiaio tagliente in grado di rimuovere una massa anomala all’interno dell’utero, oppure una porzione di endometrio.

Generalmente la procedura si dimostra spiacevole per le donne soprattutto a livello psicologico, una procedura eseguibile in circa 15 minuti di tempo. L’intervento avviene generalmente in day hospital senza il bisogno di un ricovero ospedaliero successivo, senza alterare la fertilità della donna che potrà decidere di tentare un nuovo concepimento una volta ristabilitasi.

In assenza di un aborto spontaneo in presenza di una gravidanza bianca il raschiamento eviterà il progredire di infezioni potenzialmente pericolose per la salute stessa della donna.