Combattere la Depressione a tavola

Il tono dell’umore viene spesso influenzato anche a tavola, a seconda dello stile alimentare abitudinario e degli alimenti assunti. I soggetti affetti da uno stato depressivo presentano una perdita della flessibilità del tono dell’umore, dimostrandosi influenzabile soltanto da eventi di carattere negativo.

I sintomi depressivi legati all’alimentazione sfociano spesso in diversi disturbi quali: incremento dell’appetito e conseguente aumento del peso corporeo, oppure in un calo dell’appetito con conseguente dimagrimento ponderale eccessivo. In entrambe le situazioni si rende necessario un piano di supporto e una modifica di base delle proprie abitudini alimentari al fine di preservare uno stato di salute sano.

Conseguenze di un’alimentazione scorretta

Le abitudini alimentari si dimostrano in grado di influenzare in modo positivo o negativo lo stato di salute psicofisico. I regimi alimentari ipocalorici si associano spesso all’insorgenza di uno stato depressivo, spesso abbinato anche all’assunzione di farmaci anoressizzanti, per i quali passare da uno stato di iniziale euforia ad un successivo stato depressivo.

La maggior parte dei farmaci associati alle diete ipocaloriche e alla perdita di peso promuovono un pericoloso livello di stanchezza, apatia, squilibri del comportamento, risultando fortemente pericolosi in caso di assunzioni combinate di antidepressivi.

Alimenti da assumere con moderazione

Al fine di poter contrastare la depressione a tavola si dovranno seguire una serie di determinati consigli volti soprattutto alla quantità dei cibi ingeriti in grado di presentare effetti collaterali negativi al di sopra di tali soglie. Per combattere la depressione alimentare si dovrà quindi ridurre l’assunzione di caffeina, l’assunzione di alcool, le quantità di alimenti a base di istamina, glutamina e tiramina, le quantità di acidi grassi saturi e colesterolo.

Contro i sintomi depressivi si dovranno evitare inoltre le assunzione di farmaci dimagranti, promuovendo una maggiore assunzione di alimenti ricchi di acidi grassi essenziali omega 3, sottostando ad un programma di esercizi fisici costanti, sottostando alle indicazioni alimentari di un medico nutrizionista specializzato, evitando i regimi fai da te.

Alimenti responsabili dell’incremento dello stato depressivo

Tra gli alimenti negativi dal punto di vista della sindrome depressiva si trovano la caffeina e l’alcool. Il soggetto depresso tende generalmente ad abusare di tali sostanze, cercando un ‘conforto’ dettatato dall’euforia del momento, sotto un’azione psicostimolante, in grado di presentare non pochi effetti collaterali successivi.

Un’eccessiva assunzione di caffeina e alcool favorisce l’incremento dello stato depressivo, dimostrandosi piuttosto pericolosa e lesiva per la salute psicofisica. Anche il neurotrasmettitore eccitante denominato istamina, assunto in eccesso, si dimostra in grado di sfociare in sintomi quali mal di testa ricorrente e ansia. Anche le assunzioni di glutammato dovranno essere ridotte in presenza di sindromi depressive, causando spesso sintomi associati alla nausea, mal di testa, vomito e stanchezza generale.

Allo stesso modo anche la tiramina presente in alimenti come salsa di soia, vino, formaggi, carne, pesci, cioccolato e bevande alcoliche dovrà essere assunta sotto stretto controllo evitando sintomi invalidanti quali la tachicardia, eccessiva sensazione di calore in direzione del volto. Zuccheri e carboidrati, assunti in eccesso, si dimostrano pericolosi per lo stato depressivo e la salute dell’organismo, andando ad alterare l’umore promuovendo un’intossicazione a livello sanguigno.