Colesterolo Cattivo: Sintomi, Cause e Rimedi
Cos’è il Colesterolo Cattivo
Siamo ormai abituati ad associare alla parola “colesterolo” un sinonimo di negatività assoluta, da tenere sotto controllo, dimenticando spesso il suo effetto benefico per il nostro organismo.
Indice
Prima di dividere il colesterolo cattivo da quello cosiddetto buono è necessario precisarne la sua reale funzionalità.
Il colesterolo è un costituente delle membrane cellulari, precursore degli ormoni steroidei, della vitamina D e degli acidi biliari.
Colesterolo LDL
Il colesterolo cattivo “LDL” termometra il rischio cardiovascolare, al suo valore alto sono legati infatti alcuni rischi seri. Ad esempio: l’ictus, la claudicatio intermittens, l’infarto del miocardio, l’arterosclerosi e l’angina pectoris.
In ogni paese industrializzato posto a stastica questi fattori risultano essere la causa principale di morte tutt’oggi.
In passato i valori del colesterolo si misuravano nella sua totalità, mentre ad oggi è possibile scindere il colesterolo cattivo (LDL) da quello buono (HDL).
Ciò che concorre ai fattori di rischio dell’LDL sono i consumi eccessivi di alimenti, il fumo di sigaretta, l’ipertensione e il diabete mellito, ma anche età del soggetto, disturbi ereditari e stile di vita sedentario.
Perchè Misurare il Colesterolo
E’ importante tenere sotto cotrollo il colesterolo cattivo, poiché quando le proteine LDL proliferano si accumulano direttamente all’interno dei vasi sanguigni.
Misurarlo ci permette di prevenire l’insorgere delle malattie sopra citate, aiutandoci a comprendere quali lipidi e in quali quantità siano presenti nel nostro sangue.
In un individuo sano il valore medio ideale del colesterolo LDL si aggira intorno ai 100 – 129 mg/dL. Mentre un soggetto a rischio di problemi cardiovascolare il suo valore è consigliabile a < 100 mg o addirittura <70 mg.
Colesterolo Primario e Primitivo
L’ipercolesterolemia non è associata a particolari disturbi che rischiano di compromettere il metabolismo dei lipidi. Tuttavia, l’ipercolesterolemia primaria, può essere determinata a causa di un’alimentazione sbagliata, da un consumo eccessivo di grassi saturi e colesterolo presente negli alimenti.
Una vita sedentaria e l’obesità, come l’eredità del disturbo, possono concorrere al suo sviluppo.
Il colesterolo è definito secondario quando vi sono alcune patologie ad influenzare il metabolismo. E’ il caso della cirrosi biliare, epatopatie, sindrome nefrosica, ipofunzionamento tiroideo, consumo eccessivo di cortisone, pillola contracettiva.
Sintomi
Quando il colesterolo totale supera la soglia dei 240 mg/dL allora si parla inevitabilmente di colesterolo cattivo.
La sua sintomatologia è neutra e l’unico modo per accorgersene resta l’esame del sangue. Ma in alcuni casi rari si possono verificare depositi di lipidi in eccesso su palpebre, pelle, tendini, note come xantomi.
Cause
Le cause possono scaturire da diversi fattori: un’eccessiva sintesi delle cellule epatiche, scarsa rimozione del colesterolo LDL convogliato nel fegato.
Nel caso di un’eccessiva sintesi si alzeranno anche i valori dei trigliceridi, nel caso dell’ipercolesterolemia i trigliceridi produrranno un valore normale di soglia.
Rimedi
Il rimedio preventivo più efficace è svolgere una vita sana ed equilibrita, leggermente ipocalorica. I cibi con i più alti tassi di colesterolo LDL sono le margarine, presenti nei biscotti, nelle merendine, dolci e prodotti confezionati da forno. Da evitare o ridurre sono anche la carne di agnello, maiale, manzo, interiora e salumi insaccati, lattte e derivati. Persino il cocco, il burro e la maionese.
I cibi invece consigliati sono l’olio d’oliva, pesci grassi, frutta secca a guscio, poiché favoriscono il colesterolo HDL invece, detto buono e per ciò non pericoloso per la salute.
Oltre i classici farmaci prescritti ai soggetti con un alto valore di LDL esistono alcuni rimedi naturali. I prodotti naturali per abbassare i valori del colesterolo cattivo sono a base di fitosteroli. Consigliati sono i decotti di betulla e frassino e un’attività fisica regolare.