Cioccolato e Diabete, che Cioccolato possono Mangiare i Diabetici?

Se soffriamo di diabete dobbiamo tenere sempre d’occhio il tasso glicemico ed alcuni altri parametri perché purtroppo la nostra salute dipende da questi valori che possono cagionare danni anche gravi a tutti i nostri organi e indurre sintomatologie differenti e spesso irreversibili.

I diabetici purtroppo devono stare attenti alla loro alimentazione ed a loro sono vietati quasi tassativamente i dolci che contengono i carboidrati (in greco detti “glucos” da gludici, l’altro loro nome) in forma di zuccheri.

La ricerca, però, sta facendo passi da gigante e si sta tentando di sviluppare degli alimenti che siano adatti anche a chi soffre di questa patologia sistemica che caratterizza la vita stessa e riduce le possibilità di gustare alcune prelibatezze. Come ad esempio il cioccolato.

 

Che Cioccolato Possono Mangiare i Diabetici?

Da oggi, però, la cosa cambia. I ricercatori hanno sviluppato un nuovo tipo di cioccolato speciale a cui aggiungono una sostanza estratta dall’olio extravergine d’oliva denominata “oleouropeina”. Questo cioccolato non solo è gustoso, ma grazie a questa sostanza fa anche bene a chi soffre di diabete perché riduce l’incremento della glicemia normale nel caso mangiassimo due quadretti di cioccolato standard.

Mangiando questo cioccolato speciale, non si alzerà il tasso glicemico ed avremo tutti gli effetti benefici derivanti dall’assunzione di cacao, ivi compresi quelli sull’umore ed i noti effetti antiossidanti che riducono anche i rischi di malattie ai danni del sistema cardio-vascolare.

Nella normalità chi soffre di diabete deve mangiare prodotti che non contengano zucchero, evitando prodotti alimentari pieni di zuccheri e lo stesso cioccolato che farebbe alzare troppo la glicemia.

Grazie agli ideatori di questo nuovo cioccolato speciale all’olio d’oliva, anche i diabetici potranno gustare prodotti fatti con questo alimento (ad esempio creme, cioccolatini, etc.). I ricercatori del Dipartimento di Medicina Interna e Scienze Mediche dell’Università La Sapienza di Roma hanno messo ideato questa composizione chimica ricercando proprio una sostanza che contribuisse a tenere bassa la glicemia senza aiuti farmacologici esterni (ad esempio insulina).

Dopo vari tentativi hanno trovato ciò che cercavano in uno degli alimenti principi della dieta mediterranea, di comprovata salubrità: la oleuropina contenuta nell’olio Extravergine d’Oliva (acronimo EVO).

Ovviamente i ricercatori consigliano di non abusare di questa possibilità, ma secondo la loro ricerca mangiare 40 grammi di questo cioccolato non modificherebbe in alcun modo la glicemia nei pazienti diabetici.

 

Cioccolato per Diabetici con Oleuropeina

I ricercatori hanno infatti testato la loro idea attraverso uno studio sperimentale fatto su 25 pazienti con diabete di tipo 2 e 20 soggetti sani come gruppo di controllo per poi pubblicare i risultati derivanti da questo nella nota rivista scientifica “Clinical Nutrition”.

Queste 45 persone facenti parte dello studio, hanno mangiato 40 grammi di crema al cacao e nocciole simile alla famosa Nutella arricchita però con oleuropeina al 4% del peso (ossia 1,6 grammi). I pazienti sono stati monitorati per descrivere la curva glicemica ed i relativi picchi.

I risultati sono stati sorprendenti. Dopo due ore la glicemia media nei pazienti che avevano mangiato 40 grammi di cioccolata arricchita con oleuropeina era di 125 mg/l, molto più bassa rispetto a quanto registrato nel caso di cioccolata normale (140 mg/l).

 

Oleuropeina: Cos’è e Benefici per i Diabetici

Francesco Violi, Coordinatore dell’Indagine e Professore ordinario di Medicina Interna della Sapienza di Roma, nonché Presidente del Collegio dei Docenti Universitari di Medicina Interna (acronimo COLMED), conferma che questo cioccolato innovativo consente un’ottimizzazione del livello di glucosio nel sangue e un miglior utilizzo da parte del corpo.

Lui stesso identificò l’oleuropeina, la sostanza inserita derivante dall’olio extra vergine d’oliva che coadiuvava il metabolismo stesso del nostro corpo e pensò di sfruttarne queste particolari facoltà proprio nel caso di problemi metabolici, tipico di chi soffre di diabete.

Contenuta nelle olive e nelle foglie della pianta d’olivo, l’oleuropeina evita i pericolosissimi sbalzi glicemici che accadono nel corpo di chi soffre di diabete dopo aver mangiato. Sbalzi che determinano fenomeni aterosclerotici riducendo il lume delle arterie e alzando in questo modo la pressione sanguigna, fattori di rischio riconosciuto per gli eventi negativi a carico del sistema cardio-vascolare come infarti e ictus.