Cefalea di Rimbalzo: Sintomi, Diagnosi, Trattamento

Che cosa si intende per Cefalea di Rimbalzo? Il termine cefalea indica  il dolore avvertito in qualsiasi parte della testa oppure del collo,  percepito grazie alla perturbazione delle strutture sensibili che si trovano intorno all’area del cervello, in quanto il tessuto cerebrale non risulta di per sé sensibile al dolore.

All’interno dell’area della testa si racchiudono il cranio, muscoli, nervi, arterie, vene, tessuti sottocutanei, occhi, orecchie, seni paranasali e le mucose. Tutte queste zone descritte possono risultare soggette all’eventualità della sensazione del dolore a seconda di diverse cause e motivazioni. I mal di testa, detti cefalee, passano attraverso una diversa serie di classificazioni dimostrandosi per lo più un sintomo del tutto aspecifico, sotto diverse ipotesi di cause.

Ma quando il mal di testa si trasforma in Cefalea di Rimbalzo? Attraverso questo nuovo articolo guidato ci occuperemo di approfondire tutto ciò che riguarda la Cefalea di Rimbalzo, soffermandoci sui sintomi caratteristici, la diagnosi, i trattamenti applicabili a contrasto e la sua corretta definizione.

Cefalea di Rimbalzo: tutto quello che occorre sapere

La Cefalea di Rimbalzo si lega espressamente all’origine di un mal di testa dovuto all’abuso di trattamenti farmacologici. Uno dei disturbi maggiori risulta essere proprio i mal di testa contro il quale si impiegano spesso una grande quantità di farmaci da banco privi di prescrizione denominati antidolorifici, reperibili in qualsiasi farmacia e parafarmacia e spesso assunti in eccesso dai singoli soggetti.

A pochi giorni di distanza da un’apparente risoluzione del dolore data dagli antidolorifici da banco il mal di testa può ripresentarsi sotto forma di Cefalea di Rimbalzo. Le cause della formazione della Cefalea di Rimbalzo non risultano ancora del tutto note, mentre le diverse ricerche e studi condotti in merito hanno evidenziato la capacità dell’organismo di adattarsi al farmaco nella fase che precede il riacutizzarsi del corredo sintomatico.

La Cefalea di Rimbalzo, oltre che ad essere provocata dall’abuso di farmaci antidolorifici, può essere originata anche da un utilizzo costante di oppiacei e barbiturici. Il dolore avvertito alla testa in questo caso viene definito come una forma sintomatica di ‘rimbalzo’ più o meno aggressiva e invalidante a seconda della tipologia di farmaco assunto, dai diversi dosaggi, dal periodo complessivo di assunzione.

Diversi studi scientifici hanno evidenziato il rischio di Cefalee di Rimbalzo in presenza dell’assunzione di farmaci antidolorifici per un periodo superiore alle due dosi nell’arco di una settimana. A non essere ancora del tutto chiaro è la reazione della Cefalea di Rimbalzo all’abuso dei farmaci antidolorifici, noto soprattutto per i soggetti affetti da emicrania ricorrente.

Tra i sintomi più frequenti della Cefalea da Rimbalzo si trovano: dolore acuto concentrato o pulsante in uno o più punti della testa, confusione, mancanza di concentrazione, alterazione della memoria, rigidità al collo, dolore avvertito al collo, debolezza, stati ansiosi, irritabilità, difficoltà legate al linguaggio, vertigini, nausea, vomito, deficit visivi, sensibilità alla luce, sudorazione eccessiva, dolori addominali, sensibilità ai suoni e agli odori.

Per prevenire la Cefalea di Rimbalzo si dovranno assumere farmaci antidolorifici nel rispetto dei dosaggi standard consigliati, riducendo il consumo di alcool, caffeina, sostanze eccitanti o stupefacenti, tabacco, svolgendo un’attività fisica giornaliera regolare.