Cardamomo: Proprietà, Uso Culinario, Controindicazioni
Il cardamomo viene così denominato per indicare un insieme di spezie ricavate da diverse piante tropicali della famiglia Zingiberacee. Questa spezia era ampiamente utilizzata e conosciuta già all’epoca dei romani e dei greci che se ne servivano per produrre alcune tipologie di profumazioni.
Indice
Il frutto del cardamomo si presenta similmente ad una capsula contenente al suo interno diversi semi di colore marrone tendente al nero. Proprio i semi sono utilizzati in cucina come una spezia, ma poiché il loro aroma tende a perdere velocemente il proprio potere il cardamomo viene spesso commercializzato sotto forma di capsula intera in forma essiccata.
I semi possono essere utilizzati sia interi che macinati. Gli effetti benefici del cardamomo vengono sfruttati anche contro mal di denti, disturbi digestivi, raffreddore, oltre che per l’utilizzo culinario come insaporitore di diverse preparazioni.
Proprietà
La spezia del cardamomo viene considerata un ottimo rimedio, all’interno della medicina ayurvedica, contro alcuni disturbi dell’organismo quali le emorroidi, la tosse, disturbi all’apparato urinario e contro la dissenteria secondo la tradizione cinese invece.
Contro i caratteristici stati influenzali, accompagnati da raffreddore e tosse, il cardamomo viene generalmente consigliato sotto forma di infuso in grado di liberare le vie aeree intasate, riducendo anche la tipica sensazione di stanchezza legata al raffreddore.
Sulla base di 100 grammi di prodotto il cardamomo contiene circa 311 calorie, suddivise in:
- Proteine 10,76 grammi
- Carboidrati 68,47 grammi
- Grassi 6,7 grammi
- Colesterolo 0 milligrammi
- Fibra alimentare 28 grammi
- Sodio 18 milligrammi
Nei territori dell’India il cardamomo viene impiegato come rimedio naturale contro i dolori dentali, per contrastare le infiammazioni gengivali, contro tosse, raffreddore, disturbi intestinali e digestivi. Oltre a questo l’azione del cardamomo sembra essere implicata anche contro il veleno di serpenti e scorpioni.
Uso Culinario
In cucina la spezia del cardamomo si presenta particolarmente indicata per i secondi piatti, gli arrosti, i prodotti dolciari come creme e torte a base di cioccolato, oltre alla preparazione del caffè, per via del suo sapore fruttato e leggermente piccante.
All’interno delle ricette culinarie l’impiego della spezia del cardamomo viene generalmente consigliata nelle dosi “quanto basta” come per il sale e il pepe. E’ sufficiente dosare uno o due pizzichi di spezia per insaporire una preparazione, un cucchiaino per la preparazione degli infusi, mentre un consumo eccessivo potrebbe rivelarsi dannoso.
Impiegato in un infuso da assumere dopo i pasti principali il cardamomo può essere dosato in un cucchiaino per una tazza, mentre sotto forma di olio essenziale adatto alle fumigazioni saranno sufficienti un minimo di 3 gocce, per un massimo di 5 gocce all’interno dell’acqua bollente.
Controindicazioni
La spezia del cardamomo presenta pochissime controindicazioni. Generalmente però il suo utilizzo viene sconsigliato ai soggetti che soffrono di calcolosi della colecisti, poiché in questo caso il cardamomo potrebbe sollecitare dolori addominali e coliche. A livello farmacologico invece il suo utilizzo risulta entrare in contrasto con l’aspirina e in presenza di assunzione della stessa si dovrà quindi evitare di consumare questa spezia.