Biancospino: Cos’è, a Cosa Serve, Benefici e Controindicazioni
Il biancospino null’altro è che una pianta conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà ed i suoi benefici. I primi botanici, infatti, la utilizzavano per preparati galenici, ossia in termini medicamentosi, ma trovava posto anche nell’arte culinaria, ossia nella cucina.
Indice
Il biancospino è una pianta che appartiene alla famiglia delle rosacee e possiamo facilmente riconoscerla perché si presenta in forma di arbusto capace di elevarsi ad un’altezza massima che varia dai 3 ai 5 metri. Presenta rami e fogli che hanno un colore verde-grigiastro ed in primavera possiamo notare una fioritura molto folta, caratterizzata da fiori di colore bianco rosato, non molto profumati, ma gradevoli da osservare.
I fiori, poi, lasciano il posto nella stagione estiva, a bacche che hanno un colore rosso vivo: bacche che caratterizzano la pianta stessa e la rendono riconoscibilissima per gran parte dell’anno, dato che durano fino alla fine della stagione invernale.
In Italia il biancospino è presente in varie localizzazioni dello Stivale anche perché, trattandosi di un arbusto, ha i connotati dell’alta resistenza agli agenti atmosferici tipici di queste piante. Infatti, possiamo ritrovare il biancospino anche ad un’altitudine di 1.200 metri sopra il livello del mare.
Il biancospino, come detto, ha proprietà note insite nelle sostanze contenute all’interno di alcune parti della pianta che, preparate in un certo modo, producono un rimedio naturale contro problemi cardiaci e cardiocircolatori.
Benefici e Utilizzo in Cucina
Come abbiamo accennato, il biancospino veniva utilizzato già molto fa dai monaci, i primi ad indagare le proprietà, i possibili utilizzi e finanche gli aspetti nocivi di piante considerate poi officinali. Il biancospino, dopo attenta osservazione e studio, veniva utilizzato per le proprietà culinarie associate a quelle farmaceutiche.
Della pianta si prelevavano le bacche rosso fuoco e si utilizzavano per la preparazione di gustosi e benefici decotti, oppure si lasciavano a macerare in un certo modo e per un determinato periodo in modo da realizzare liquori da servire poi ai commensali o da utilizzare nel monastero stesso. Le foglie e la corteccia, disponibili tutto l’anno, erano impiegate nella preparazione galenica di vere e proprie medicine naturali: si utilizzavano in forme diverse per lenire problematiche legate al muscolo cardiaco (al cuore), al sistema cardio-circolatorio e per curare anche gli stati ansiosi.
Oggi, nel mondo moderno, troviamo invece tantissimi integratori che, sulla base di osservazioni e studi ancora più profondo, hanno sottolineato le proprietà del biancospino e lo inseriscono tra gli elementi dell’integratore stesso. Il biancospino, infatti, ci aiuta a rimanere in forma sia nella mente, sia nel corpo soprattutto perché contiene flavonoidi naturali, potentissimi antiossidanti prodotti da alcuni vegetali. Un aiuto per la salute ed un contrasto all’invecchiamento precoce dei tessuti del coro.
Benefici per il Cuore ed il Sistema Circolatorio
Come anticipato, il biancospino è un vero toccasana per il nostro sistema cardio-circolatorio e può essere indicato per chi soffre di scompensi cardiaci proprio per il suo effetto cardiotropo indiretto. In che modo?
I principi attivi contenuti nel biancospino, aiutano la dilatazione dei vasi sanguigni addominali in modo che il sangue circoli in maniera più abbondante e quest’azione rende più facile la circolazione sanguigna sistemica ed aiuta un cuore magari affaticato a lavorare di meno e con meno sforzo per raggiungere tutti i tessuti e le cellule del nostro corpo, finanche le estremità.
Utilizzato nell’ambiente farmaceutico e con preparati derivati da questo in forma artificiale, il biancospino è utile anche per chi pratica attività sportiva a livello amatoriale o agonistico per facilitare una ripresa ottimale e veloce del sistema cardio-circolatorio.
Sedativo
Come abbiamo accennato, i monaci utilizzavano il biancospino anche nel curare e trattare gli stati ansiosi che già allora colpivano le persone. Pur non conoscendo probabilmente il reale effetto che alcune sostanze contenute nella pianta avevano sul sistema nervoso centrale, i monaci avevano intuito la correlazione tra il cervello e l’assunzione di questa pianta con diverse modalità.
Il biancospino, infatti, è utilissimo nel trattare gli stati d’ansia, quelli di nervosismo, ovvero lenire situazioni come una tachicardia prolungata, ossia un battito del cuore accelerato a causa di ansia, stress o altro motivo psicologico.
Grazie alla sua azione sedativa, il biancospino è un ottimo rimedio per chi soffre di insonnia e risulta essere molto irritabile, a prescindere dalla condizione causale: questa pianta riesce ad alleviare questi sintomi ed è un vero e proprio rimedio naturale a tutti gli effetti.
Visto e considerato il suo effetto sul sistema cardio-circolatorio, sintomi come la pesantezza di stomaco o la tachicardia causata da stress o nervosismo, vedranno ridurre l’impatto negativo soprattutto sulla nostra psiche e riusciremo a dormire, riposarci o rilassarci in modo ottimale.
Anti Radicali Liberi
Oltre ai benefici di cui abbiamo parlato, il biancospino svolge un’azione efficace e diretta nel combattere quegli elementi che cagionano danni ai tessuti del nostro corpo e ci fanno invecchiare precocemente, nonché danneggiano la fisiologia interna del nostro corpo con potenziali lesioni non sempre benigne: i radicali liberi.
Il biancospino, aiutando l’apparato cardio-circolatorio nello svolgere la sua funzione primaria e sistemica, contribuisce alla pulizia dei vasi sanguigni e ad espellere quanto le cellule producono come scarto derivante dal loro metabolismo.
Oltre a questo, una funzione ottimale del flusso sanguigno, aiuta a ripulire il lume vasale delle arterie dai depositi di colesterolo che possono anche arrivare ad occludere l’arteria stessa e, a lungo andare, provocare episodi quali infarto o trombosi.
Antinfiammatorio
Il biancospino, se preparato in un certo modo ed assunto con una posologia ed in modo regolare, sempre previa prescrizione medica e sotto attento monitoraggio e controllo da parte di uno specialista, può svolgere una funzione antinfiammatoria e rivelarsi un vero e proprio antinfiammatorio naturale in grado di alleviare i sintomi e coadiuvare il ritorno allo stato normale derivante da stati di questo tipo.
Solitamente il biancospino viene utilizzato per trattare infiammazioni che colpiscono il tratto digerente, come la gastrite, la colite o il fenomeno meglio conosciuto nel gergo come “intestino irritabile”.
Controindicazioni
Essendo un prodotto naturale, non artificiale e proveniente direttamente dalla natura, il biancospino non ha particolari controindicazioni, ma occorre, come sempre, attenzione nel suo utilizzo ed un certo livello di accortezza.
Abusare del biancospino pensando che risolva praticamente tutti i nostri mali, può sfociare in un’idiosincrasia da parte del nostro fisico che rigetta la sostanza. Assumere biancospino in quantità elevata potrebbe causarci sintomi sgradevoli come:
- Acidità di Stomaco.
- Nausea.
- Emicrania (mal di testa).
Per risolvere questi effetti secondari, basta inizialmente sospendere l’assunzione dell’integratore che contiene il biancospino o comunque smettere di assumerlo se lo facciamo con altre modalità. Se i sintomi non spariscono dopo un po’ è meglio comunque rivolgersi ad un medico o ad una struttura sanitaria vicina per sicurezza e per controllare se tali manifestazioni siano evento correlato al biancospino ovvero connesso ad altre cause.