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Allergia alle Graminacee: Sintomi, Cosa Non Mangiare, Rimedi e Trattamenti

L’Allergia alle Graminacee rappresenta una delle forme più diffuse in campo allergico, sotto diversi casi all’interno della popolazione mondiale. L’Allergia alle Graminacee viene diagnosticata soprattutto nei bambini, colpendo circa il 15%-20% dell’intera popolazione mondiale. Questa particolar forma di allergia viene provocata dai pollini in fioritura durante il periodo stagionale compreso tra marzo e settembre, mentre a livello alimentare e specie responsabili più comuni risultano essere il frumento, l’orzo, l’avena, il segale, il mais e il riso.

Gli allergeni contenuti all’interno dei pollini causano una reazione anomala da parte dell’organismo sottoposto all’inalazione dei soggetti allergici, evidenziando sintomi del tutto simili a quello di un comune raffreddore compresa lacrimazione eccessiva, starnuti frequenti, difficoltà respiratorie, senso di oppressione sul torace in casi più gravi, naso che cola, eruzioni cutanee, congestione nasale.

All’interno di questo nuovo articolo ci occuperemo di approfondire tutte le caratteristiche legate all’Allergia alle Graminacee, soffermandoci in particolar modo sulla maggior parte dei sintomi, le diagnosi necessarie e gli eventuali trattamenti disponibili a contrasto del disturbo.

 

Quali sono le Graminacee?

L’Allergia alle Graminacee è provocata dai pollini appartenenti alla famiglia vegetale più diffusa al mondo integrando circa 9 mila specie differenti, comprendendo piante infestanti e selvatiche in grado di crescere in modo del tutto spontaneo all’interno dei giardini e lungo le strade. Al contatto con le vie aeree del soggetto allergico tali allergie si dimostrano in grado di provocare una reazione anomala da parte del sistema immunitario.

Oltre ai pollini i soggetti allergici dovranno prestare una particolare attenzione anche ai vari alimenti sopra citati, consistendo in una parte importante all’interno della catena alimentare mondiale. Le cause alla base dell’Allergia alle Graminacee si dimostra essere proprio la reazione da parte del sistema immunitario, liberando istamina all’interno dell’organismo favorendo l’insorgere dell’infiammazione da parte degli anticorpi. Le manifestazioni allergiche possono sfociare in orticarie, rinite e congiuntivite allergica, asma.

 

Sintomi

In presenza di un’Allergia alle Graminacee si manifesteranno gli stessi sintomi di un comune raffreddore, in alcuni casi in forma più grave a seconda della gravità dell’allergia e della reazione da parte del sistema immunitario stesso. Il corredo sintomatico presenta: lacrimazione, starnuti frequenti, prurito al naso e agli occhi, senso di oppressione sul torace, naso che cola, diarrea, congestione nasale e difficoltà respiratoria, asma, difficoltà e alterazioni del sonno, rischio di shock anafilattico, collasso cardiocircolatorio nei casi peggiori.

 

Cosa Non Mangiare

Alla base dei trattamenti contro l’Allergia alle Graminacee si dovranno attivare tutte le precauzioni del caso soprattutto a tavola, evitando di assumere alimenti quali: il frumento, l’orzo, l’avena, il segale, il mais e il riso, sottostando ad una pulizia frequente degli ambienti domestici mantenendo sotto controllo anche l’umidità presente.

 

Rimedi e Trattamenti

La diagnosi avviene tramite una visita dell’allergologo, i Test allergologici cutanei, il Rast Test. Il trattamento potrà prevedere la prescrizione di farmaci broncodilatatori e corticosteroidi, antistaminici, decongestionanti spray, sodio cromoglicato e antileucotrienici, terapia desensibilizzante o immunoterapia specifica di lunga durata, dai 3 ai 5 anni, andando ad ‘allenare’ gradualmente la risposta da parte del sistema immunitario contro le graminacee.