Afte in Bocca, Cause, Rimedi e Come Curarle, Quando Preoccuparsi

La nostra bocca, ossia il nostro cavo orale, per definizione è una parte del corpo spesso soggetta a sviluppare fenomeni patologici a causa della natura stessa dell’orifizio, utilizzato per gli scopi più vari, tra i quali anche l’alimentazione stessa, basilare per la sopravvivenza.

Essendo a contatto con batteri, virus, e qualsiasi elemento esterno, nella bocca possono insorgere fenomeni patologici a carico delle strutture presenti, siano essi i denti, i tessuti molli, l’ugola o altre parti ben più profonde.

Proprio per questo dobbiamo assolutamente prevenire e tutelare la salute ed il benessere della nostra bocca, anche perché spesso è foriera di informazioni e dati diagnostici per quanto concerne la salute completa del nostro corpo.

L’analisi della bocca, infatti, può aiutarci e coadiuvare il medico nel comprendere e capire cosa non va al nostro corpo proprio perché si tratta di un’apertura totale dei tessuti interni, mentre quelli esterni sono coperti dal derma e da altre sezioni.

Cosa Sono

Le afte in bocca sono semplicemente delle piccole lesioni che possono avere molteplici cause, solitamente ambientali oppure genetiche, ovvero ormonali, anzi, spesso si tratta di una vera e propria combinazione che causa questa lesione, un vero e proprio campanello d’allarme.

L’afta tende a localizzarsi su palato, guance, sulla lingua ovvero alla base delle gengive ed alla vista appare come una piccola abrasione grande pochi millimetri di forma tondeggiante oppure ovale. Il colore solitamente è biancastro circondato da un alore purpureo (rossiccio) e possiamo trovarne una isolata oppure rilevarne la presenza di più lesioni.

Diciamo subito che non si tratta di una manifestazione patologica contagiosa, quindi coloro che stanno a contatto con una persona che manifesta questa problematica, non avranno di che preoccuparsi.

Purtroppo, però, le afte sono molto fastidiose sia perché sentiamo all’interno della nostra bocca qualcosa che somiglia ad un corpo estraneo, sia perché possono recarci bruciore e dolore anche molto forte, a seconda delle localizzazione e soprattutto durante la fase digestiva della masticazione. Fase nella quale vengono coinvolti molteplici tessuti e meccaniche complesse tali da amplificare l’effetto doloroso nel caso qualcosa non vada nella nostra bocca.

Ad un’osservazione più attenta, dopo aver individuato l’afta o il gruppetto, potremmo notare che la zona interessata è soggetta ad arrossamento e bruciore proprio a causa di questa lesione. Nei casi più gravi, potremo manifestare anche qualche linea di febbre, ovvero riscontrare un rigonfiamento dei linfonodi mandibolari, quelli percepibili al tatto nella zona sottostante tra la mandibola ed il collo.

 

Cause

Come anticipato, le cause eziologiche per quanto concerne la manifestazione di una lesione simile nel cavo orale possono essere molteplici, eterogenee e qualche volta concatenate.

Generalmente le afte si formano quando la nostra salivazione, elemento corroborante di tutta la funzionalità della bocca, dell’acidità giusta e della meccanicità ottimale, si riduce, ovvero siamo soggetto ad iposalivazione (altresì detta xerostomia).

Non è nota, allo stato attuale, la causa principe che scatena la formazione di questa lesione, ma dai dati e dalle evidenze empiriche sono emersi dei fattori comuni osservati alla comparsa delle afte, tra cui:

  • Bocca a contatto con oggetti sporchi.
  • Traumi alla bocca (mordersi la guancia, utilizzare in modo energico lo spazzolino sulle gengive, etc.).
  • Squilibri e scompensi ormonali ovvero il ciclo mestruale. Molto spesso nelle donne nella fase ciclica si manifestano queste lesioni proprio a causa del particolare stato ormonale che incentiva questo tipo di lesioni.
  • Mancanza di vitamina B12, zinco, acido folico (Vitamina B9, folati) e ferro. In questo caso l’afta è un vero e proprio campanello d’allarme che può anche avere un’utilità se riusciamo a diagnosticare in tempo scompensi inerenti il nostro regime alimentare o la capacità di assimilare determinate nutrienti fondamentali alla vita.
  • Lesioni derivanti dall’assunzione di cibi troppo speziati e piccanti, alimenti troppo acidi (il PH si considera), aromi come la cannella, oppure cibi astringenti: quelli che tendono ad incentivare la secchezza delle fauci riducendo i liquidi presenti a causa di processi chimici.
  • Ingestione di sostanze chimiche che causano lesioni.
  • Infezione da Helicobacterpylory ed altre infezioni virali. Il batterio è una delle principali cause di fenomeni particolari a carico dell’apparato digerente e va assolutamente individuato e curato prima possibile.
  • Malattie infiammatorie croniche che gravano sull’intestino. Anche in questo caso l’afta si dimostra un ottimo campanello d’allarme nell’analisi diagnostica della sintomatologia tesa ad individuare un disturbo più complesso e profondo.
  • Sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) ovvero assunzione di farmaci immunosoppressori. Nel caso il nostro sistema immunitario non funzioni a dovere, si possono palesare spesso queste lesioni nel cavo orale.

Oltre a questo, dalle osservazioni fatte negli anni, si è capito che l’afta è un fenomeno asintomatico che tende a palesarsi nel caso fossimo in particolari momenti di stress psicofisico: al pari dell’Herpes che rimane latente e si mostra ciclicamente in tali fasi, anche l’afta tende ad insorgere in coincidenza di concause psicofisiche.

 

Rimedi e Come Curarle

La parola d’ordine, come sempre quando si parla di salute, è prevenzione e prevenire la formazione di afte in bocca può essere fatto ricorrendo a rimedi naturali e possibili cambiamenti nello stile di vita.

La cosa fondamentale è in primo luogo l’igiene orale. Dobbiamo lavarci i denti dopo ogni pasto, circa 20 minuti dopo, utilizzando lo spazzolino con setole morbide ed il dentifricio in modo idoneo e giusto per un lasso di tempo pari almeno a 5 minuti.

Oltre a questo è necessario utilizzare anche collutori specifici in modo frequente ed almeno una volta a settimana il filo interdentale andando anche dall’odontoiatra per definire una data nella quale fare la pulizia annuale (o semestrale a seconda dei casi) con ablazione del tartaro.

 

Cibi da Evitare

Il secondo consiglio per prevenire le afte è sicuramente la dieta. Siamo sempre ciò che mangiamo ed anche in questo caso dobbiamo fare attenzione a tavola. Evitiamo, soprattutto se abbiamo già manifestato in passato la formazione di afte cibi acidi e piccanti ed escludiamo tassativamente, ossia non mangiamo:

  • Noci.
  • Patatine.
  • Ananas.
  • Pompelmo.
  • Arance.

Dobbiamo escludere gli alimenti appena indicati ed includere nel nostro regime alimentare molta frutta e verdura ricche di acqua e di sali minerali (ma con pochi acidi, come invece hanno gli agrumi in genere), e soprattutto i cereali integrali che fanno molto bene a tutto il funzionamento intestinale e favoriscono l’evacuazione. Beviamo molto, idratiamoci in modo frequente ed abbondante.

Dulcis in fundo, come anticipato, per prevenire le afte dobbiamo mutare non solo le nostre abitudini igieniche ed alimentari, se sbagliati, ma dobbiamo fare qualcosa in più, ossia aver cura di noi stessi e della nostra psiche, ricercando uno stile di vita sano anche a livello mentale e sociale. L’afta, avendo cause psicologiche, deve essere prevenuta rifuggendo lo stress e ciò che ci fa soffrire o deprimere.

 

Quanto Dura

La comparsa delle afte, seppur fastidiosa e dolorosa, non dura molto tempo: solitamente in un paio di settimane il nostro sistema immunitario reagirà e guariremo, ma alcune persone tendono a palesarle in maniera ciclica e questo può cagionare un danno sia di salute, sia esistenziale. In tal caso si parla di una vera e propria stomatite aftosa recidivante.

Durante il periodo di guarigione, proprio a causa dell’afta stessa, il bere ed il mangiare come abbiamo consigliato potrebbe rivelarsi molto doloroso e assai difficile, inducendo la persona stessa a stressarsi ancor di più ed entrare in un circolo vizioso da cui è poi difficile uscire. Nei primi giorni, quelli più critici, possiamo certamente evitare cibi troppo solidi o complessi, rifugiandoci in quelli freschi, morbidi ed alcune anche benefici per il nostro sistema digerente come:

  • Yogurt.
  • Gelati.
  • Granite.

Passata la fase dolorosa acuta, per curare l’afta e riprendere velocemente la vita normale, dobbiamo assolutamente adottare un regime alimentare idoneo prediligendo cibi sani e non abusando delle quantità oltre a mantenere una igiene orale impeccabile. In questa fase dovremo assolutamente prediligere i cibi ricchi delle vitamine appartenenti al gruppo B ed E.

Se proprio abbiamo bisogno di curare la nostra afta, perché troppo dolorosa e impossibilitati a conviverci, ovvero questa non guarisce, possiamo rivolgerci al farmacista ed acquistare medicinali a base di Acido Retinoico ovvero un tipico Gel Astringente che, grazie al principio attivo del Cloruro d’allumini, stimola la mucosa a riepitelizzare.

Nelle stesse farmacie, se proprio non sopportiamo il dolore durante i pasti, è possibile acquistare degli speciali collutori che formano un film protettivo sopra le afte e ci consentono la masticazione senza sentire quasi dolore proprio perché evitano il contatto diretto tra il tessuto affetto da lesione ed il cibo.

 

Quando Preoccuparsi

Molto importante, infine, è un concetto che non deve allarmarvi, ma che va comunque sottolineato per chiarezza espositiva. Se il dolore continua e non passa dopo più di 10 giorni, dovremo necessariamente rivolgerci ad un medico, ovvero un dentista odontoiatra.

Questi, dopo attenta visita e valutazione, dovrà accertarsi che quest’afta che non sembra passare, non sia maligna ovvero una lesione precancerosa. In quel caso bisogna valutare attentamente la situazione e predisporre magari un intervento chirurgico o un trattamento idoneo insieme allo specialista.