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Intolleranza alle Patate, sintomi e come sostituirle

In che cosa consiste nello specifico un’intolleranza alimentare alle patate? Ancor prima di parlare di una vera e propri intolleranza all’alimento in questione si dovrà fare riferimento alla famiglia a cui le patate appartengono, ovvero alla solanacee.

La famiglia delle solanacee comprende allo stesso modo le patate, i pomodori, melanzane e peperoni i quali potrebbero scatenare una serie di disturbi uniti insieme, oppure l’intolleranza potrebbe originarsi persino dagli agenti chimici tramite i quali sono state trattate le patate piuttosto che l’alimento stesso.

Determinare un’intolleranza alimentare specifica non risulta spesso semplice, poiché l’organismo umano tenderà a manifestare alcuni disturbi che il soggetto potrebbe persino non comprendere o sottovalutare.

Le intolleranze alimentari, soprattutto nel corso degli ultimi anni, hanno subito un incremento dei casi dovuti alle condizioni climatiche, alle modificazioni genetiche, ai pesticidi e al resto degli agenti chimici impiegati all’interno degli alimenti e, poiché non risulta sempre possibile coltivare la maggior parte degli alimenti in modo autonomo, i cibi responsabili di uno stato prolungato di malessere dovranno essere eliminati oppure sostituiti dall’interno della propria alimentazione.

 

Sintomi

Tra i sintomi più comuni, in reazione all’introduzione delle patate all’interno del proprio regime alimentare, ma più in generale riferito ai cibi appartenenti alla famiglia delle solanacee.

Tra i sintomi più frequenti si trovano: spossatezza generale, dermatiti, asma, stanchezza cronica, sovrappeso, cellulite, gonfiori addominali, mal di pancia, difficoltà digestive, tachicardia e aritmie, nausea e vomito, stitichezza e/o diarrea, afte e stomatiti, coliti, infezioni ricorrenti, ritenzione idrica, cistiti ricorrenti, arrossamenti cutanei.

Le intolleranze alimentari si dividono generalmente in “ritardate” o “nascoste” manifestandosi nel lungo periodo, oppure in assenza di sintomi evidenti e amputabili alla consumazione di uno specifico alimento.

Tra le cause più analizzate dagli studiosi si trovano le ereditarietà genetiche attribuite alla predisposizione biochimica di base all’interno degli stessi geni; responsabilità acquisite che compaiono improvvisamente nel corso del lungo periodo a seguito di periodi stressanti, squilibri alimentari e abuso di cibi, malattie, assunzioni di farmaci e terapie specifiche.

In presenza di un’intolleranza alimentare l’alimento non potrà essere totalmente digerito andando a sviluppare una fermentazione a livello intestinale, alterando la stessa flora.

Oltre agli alimenti appartenenti alla famiglia delle solanacee, le intolleranze più frequenti, si riscontrano in presenza di grano contenuto al’interno delle farine, pane, biscotti, dolciumi, prodotti da forno, oltre a latte, formaggi, uova, caffè, lievito, cioccolato.

Tra i test disponibili per riscontrare un’effettiva intolleranza alle patate e alla famiglia delle solanacee si trovano: Test kinesiologico, D.R.I.A. test, Test bioelettrici (Vega, Moral), Test citotossico e il Test ELISA.

 

Come Sostituire le Patate

In presenza di un’intolleranza alle patate si dovrà procedere all’eliminazione dell’alimento specifico, prestando attenzione anche alle possibili reazioni del resto degli alimenti appartenenti alla stessa famiglia delle solanacee.

Si dovrà quindi prestare particolare attenzione anche alle etichette dei singoli preparati cercando di evitare tutti quei cibi che riportano le patate all’interno della preparazione, compresa la fecola di patate.

I sintomi e i disturbi varieranno inoltre da soggetto a soggetto, mentre le sole tracce presenti all’interno di una data preparazione alimentare potrebbero anche non rappresentare un problema effettivo per salute dell’organismo.