| 

Intolleranza al Pomodoro, sintomi e come sostituirlo

L’intolleranza alimentare al pomodoro consiste in una serie di disturbi fisici derivanti anche da salse e da preparazioni dove risulta presente l’ingrediente in questione.

Il pomodoro appartiene alla famiglia delle solanaceae, originario dell’America centrale, sud America e America settentrionale, importato successivamente anche in Europa nel 1540, mentre in Italia sembra essere giunto nel 1544 come riportato all’interno di un documento redatto da Pietro Andrea Mattioli.

Inizialmente il pomodoro venne erroneamente associato ad una panta velenosa, simile all’erba morella, e fu utilizzata insieme alla patata americana come elemento decorativo soprattutto dalla popolazione più abbiente che si serviva della pianta del pomodoro per adornare i propri cortili. La documentazione a scopo alimentare del pomodoro risulta proprio per questo motivo particolarmente scarsa.

L’intolleranza al pomodoro, insieme a quella del lattosio e lievito di birra, risulta una delle intolleranze alimentari più soggetta a controlli e presenze generali. E’ di fatti ampiamente diffuso l’utilizzo di questo ingrediente all’interno di moltissime ricette e preparazioni culinarie, quali le salse e i sughi di condimento, come ingrediente di farcitura base della pizza tradizionale.

Ma, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il pomodoro viene inserito anche all’interno di dadi da brodo, minestrone surgelato, oltre all’ampia diffusione all’interno delle cucine ristorative.

Proprio per questo motivo il soggetto affetto da intolleranza al pomodoro dovrà fare particolarmente attenzione alla maggior parte delle etichette dei prodotti alimentari acquistati al fine di escludere la presenza dell’ingrediente in questione.

Quali sono i sintomi in presenza di un’intolleranza al pomodoro e in che modo potrà essere sostituito all’interno del proprio regime alimentare? Attraverso le righe successive ci occuperemo di analizzare l’intolleranza al pomodoro in tutti i suoi aspetti.

Intolleranza al Pomodoro: corredo Sintomatico

L’intolleranza al pomodoro è in grado di scatenare gli stessi sintomi di un’intolleranza alimentare all’istamina o al nichel. Pur non trattandosi di una patologia seria e grave sarà comunque necessario eliminare l’ingrediente dalla propria alimentazione quotidiana al fine di prevenire i disturbi e i fastidi provocati a livello fisico.

I sintomi maggiori provocati dall’intolleranza al pomodoro si avvertono soprattutto in presenza del vegetale sottoposto ad un processo termico di cottura, come ad esempio il passato di pomodoro e i pelati cotti.

Quasi la totalità del corredo sintomatico interessa inoltre i processi gastrointestinali, caratterizzati da mal di pancia, gonfiore addominale, disturbi digestivi, reflusso gastrico, bruciore di stomaco, mentre a livello della pelle potranno presentarsi anche eruzioni cutanee, orticaria, gonfiori e pruriti nella zona della bocca.

La diagnosi per l’intolleranza al pomodoro si basa essenzialmente sull’esclusione dell’ingrediente dal proprio regime alimentare al fine di valutare la relativa scomparsa dei sintomi in sua assenza, escludendo patologie legate all’intestino.

La dieta ad esclusione dovrà essere seguita per un periodo di circa 4-6 settimane in cui valutare attentamente le reazioni dell’organismo in assenza del pomodoro. Anche in questo caso, come per il resto delle intolleranze alimentari, i soggetti potrebbero non avvertire alcun sintomo in presenza di quantità di pomodoro ridotte, avvertendo uno stato di malessere solamente sotto un’ingerimento maggiore a seconda dei casi.

Intolleranza al Pomodoro: come sostituirlo?

In presenza di un’intolleranza alimentare al pomodoro non sarà possibile sostituire l’ingrediente con qualcosa di simile, fatta eccezione per sughi a base di altri ingredienti.