Gravidanza dopo Aborto, come avere una Gravidanza serena e sicura

I casi di aborti spontanei durante il primo trimestre di gravidanza rappresentano un fenomeno abbastanza comune e frequente, in molti dei casi in grado di verificarsi ancor prima che la donna si renda conto di essere in stato interessante.

Ogni aborto comporta una serie di strascichi di natura soprattutto psicologica e traumatica per la donna. Tuttavia un precedente aborto spontaneo non compromette la capacità di poter procedere ad una nuova gravidanza senza alcun rischio effettivo per il nascituro.

Attraverso questo nuovo articolo cercheremo di valutare insieme tutte le successive fasi di cui dover tenere conto in presenza di un precedente aborto spontaneo al fine di poter rispondere a tutti i dubbi e le preoccupazioni ad esso correlate.

Tempi Fisiologici

A seguito di un aborto spontaneo si dovranno rispettare i tempi fisiologici femminili richiesti dal corpo stesso, lo stesso varrà anche per procedere al tentativo di una nuova gravidanza. Generalmente il proprio medico ginecologo provvederà ad informare la paziente esaustivamente a riguardo delle procedure di cui tenere conto.

Dopo un aborto si potrà procedere al tentativo di una nuova gravidanza, salvo particolari complicazioni, a partire dal successivo ritorno del ciclo mestruale che si manifesta intorno alla quarta-sesta settimana successiva alla guarigione.

Raccomandazioni

Le raccomandazioni mediche tuttavia consigliano di attendere una regolarizzazione delle mestruazioni stesse per almeno un trimestre a seguito di un aborto spontaneo prima di tentare in tutta sicurezza un nuovo concepimento. Le ricerche condotte in merito hanno evidenziato un riscontro positivo in merito alla successiva gravidanza dopo un precedente aborto nei successivi sei mesi dall’evento traumatico.

La donna dovrà sentirsi innanzitutto emotivamente pronta all’idea di una nuova gestazione, elaborando il lutto precedente attraverso i diversi tempi di cui ogni donna avrà bisogno. In presenza di un evento particolarmente traumatico potrà inoltre rendersi necessario un supporto psicologico finalizzato all’elaborazione e al superamento del lutto.

A volte non ci sono spiegazioni e cause specifiche responsabili di un aborto, ma in altri casi potrebbe invece trattarsi di anomalie genetiche del feto, anomalie uterine, in corrispondenza dell’età avanzata della donna, in seguito a malattie infettive contratte durante il periodo della gravidanza.

Onde escludere possibili coinvolgimenti genetici la donna potrà richiedere alcuni test diagnostici specifici in precedenza al tentativo di rimanere nuovamente incinta, andando così ad escludere eventuali rischi e infezioni.

Al fine di preparare il corpo femminile alla gestazione si dovranno assumere le corrette quantità di vitamine e integratori prenatali, modificando la propria alimentazione, lo stile di vita e l’attività fisica in modo tale da cercare di mantenere un peso ideale.

L’assunzione di caffeina dovrà inoltre essere limitata a livelli inferiori a 200 mg giornalieri durante il tentativo di un nuovo concepimento. Ridurre tutte le possibili situazioni stressanti favorirà inoltre lo stato d’animo nell’affrontare sia i tentativi che il responso di una nuova gravidanza.

Successivamente ci si dovrà sottoporre a tutte le visite programmate cercando di rispettare ogni consiglio medico a livello della nutrizione, della cura del proprio stato di salute e del proprio corpo, evitando ogni eccesso.