Coriandolo: proprietà, uso, valori nutrizionali

Il coriandolo, detto anche prezzemolo cinese, appartiene alla famiglia delle Ombrelliferae e trae origine nei paesi del Mediterraneo. Il coriandolo si caratterizza come una pianta erbacea annuale, appartenente alla stessa famiglia del cumino, dell’aneto, del prezzemolo e del finocchio.

La terminologia del suo caratteristico ha origine greche che simboleggiano la somiglianza con l’insetto cimice, in riferimento alla particolarità dell’odore emanato dal coriandolo sfregando le sue foglie e i suoi frutti allo stato acerbo. Per tale motivo il coriandolo è spesso conosciuto anche con il nome di “erba cimicina”.

La maturazione dei suoi frutti gialli , simili ai granelli del pepe, ricordano molto il sapore del limone. Le foglie del coriandolo vengono utilizzate soprattutto in Oriente, dove sono particolarmente apprezzate per via del sapore piccante. Nell’antichità le proprietà del coriandolo venivano impiegate anche a scopo terapeutico di “prevenzione” contro l’emicrania e gli stati febbricitanti, disposto al di sotto del cuscino nella zona notte.

 

CORIANDOLO: PROPRIETA’ E VALORI NUTRIZIONALI

Il coriandolo esercita un’azione antispasmodica, stomachica e carminativa, proprio per questo i suoi effetti benefici vengono sfruttati contro le coliche addominali, i gonfiori e le difficoltà digestive. Il suo utilizzo in cucina migliora la resistenza, intervenendo contro la fatica, esercitando un’azione tonica a livello del sistema nervoso e celebrale, utile contro gli stati di inappetenza, con un’azione fungicida e proprietà antibatteriche. Il coriandolo è indicato anche all’interno di regimi alimentari dimagranti per via della sua scarsità di calorie, appena 23 calorie per ben 100 grammi contraddistinte nei seguenti nutrienti:

  • Proteine 2,13 grammi
  • Carboidrati 3,67 grammi
  • Zuccheri 0,87 grammi
  • Grassi 0,52 grammi
  • Colesterolo 0 milligrammi
  • Fibra alimentare 2,8 grammi
  • Sodio 46 milligrammi

 

CORIANDOLO: UTILIZZO IN CUCINA

Il coriandolo si presta a diverse preparazioni culinarie, come spezia dall’aroma delicato, che non tende a coprire i sapori dei singoli ingredienti. Il coriandolo viene utilizzato soprattutto nelle preparazioni dei cavoli e dei crauti, sposandosi perfettamente anche all’interno delle zuppe, nelle ricette a base di carne, legumi, pesce, vegetali, sottaceti, insaccati.

Inoltre questa spezia viene integrata alle miscele come il curry e le tipiche miscelazioni indiane dove l’utilizzo dei mix speziati è più presente all’interno della cultura culinaria. Il coriandolo può essere miscelato alla noce moscata per la preparazione del purè di patate, in aggiunta al riso bollito per un tocco di aroma speziato, mentre in Egitto è abbinato alla preparazione dei fagioli e nei piatti a base di carne in Marocco.

L’odore molto forte delle sue foglie non risulta particolarmente apprezzato da tutti, anche se in Oriente si utilizzano spesso all’interno di insalate e zuppe, come nel territorio messicano. I paesi Balcani utilizzano i semi all’interno delle preparazioni del pane, dei dolci e per aromatizzare la frutta, mentre nel centro Europa si trovano spesso all’interno delle conserve di sottaceti, salamoie, funghi e verdure. La spezia del coriandolo trova anche impiego in abbinamento a liquori e digestivi, proprio come molte altre spezie.

I semi del coriandolo venivano glassati e lanciati in onore dei festeggiamenti del carnevale del XV secolo, da tale usanza i classici coriandoli dei carnevali moderni, in carta colorata, hanno assunto proprio questa terminologia.